L’indagine sul duplice infanticidio coinvolgente Chiara Petrolini, una giovane di 21 anni originaria di Traversetolo, continua a destare scalpore. Recentemente, sono state rinvenute nuove ossa nel giardino di quella che si è rivelata una scena del crimine agghiacciante.
ritrovamento di nuove ossa
Il processo per l’unica indagata per il duplice infanticidio si preannuncia lungo e complicato, con accuse di grande gravità a suo carico.
Di recente, i Ris dei Carabinieri hanno scoperto ulteriori ossa nel giardino in cui Petrolini ha sepolto i suoi figli. Questo ritrovamento è avvenuto il 17 settembre, a seguito di un sopralluogo. Si ipotizza che queste ossa possano appartenere al primo neonato assassinato, nato lo scorso anno, fornendo così elementi cruciali per comprendere i fatti avvenuti nella villa di Traversetolo negli ultimi diciotto mesi.
Un altro elemento significativo riguarda le forbici utilizzate dalla giovane per il taglio del cordone ombelicale del secondo neonato, che successivamente è deceduto a causa di dissanguamento.
indagini su possibili complici
Le indagini da parte della Procura di Parma si stanno concentrando sulla possibilità che Chiara Petrolini possa aver avuto uno o più complici nel compimento del duplice infanticidio.
Attualmente, non ci sono indizi concreti che puntino a una specifica persona. Gli inquirenti stanno esaminando la cerchia di conoscenti di Chiara, inclusi membri della famiglia e il fidanzato.
rischi legali per l’indagata
Benché l’accusa formale sarà comunicata solo al termine delle attuali indagini, si prevede che le possibili pene per la 21enne siano estremamente severe.
Si parla di omicidio premeditato aggravato da un rapporto di ascendenza, oltre a occultamento e soppressione di cadavere per il secondo neonato. Nel caso in cui queste accuse siano confermate, la conseguenza potrebbe essere l’ergastolo.