Il sistema scolastico italiano sta attraversando una fase di trasformazione significativo con l’introduzione di nuove modalità di valutazione e condotta nella scuola Primaria.
È stata ufficialmente ratificata dalla Camera dei deputati la riforma relativa alla condotta e alla valutazione nella scuola Primaria. Il voto dell’Aula, avvenuto il 25 settembre, ha visto l’approvazione del Ddl con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. Questo provvedimento, già confermato dal Senato, diventa legge.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato: “La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per costruire un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”.
Novità introdotte
Valditara ha espresso un sincero ringraziamento ai gruppi parlamentari di maggioranza per questo importante traguardo. Con l’attuazione di questa riforma, il comportamento degli studenti avrà un impatto sulla valutazione complessiva del loro percorso formativo e sulla loro ammissione agli esami di Stato. Vi sarà una modifica nell’istituto della sospensione: si prevede una maggiore presenza scolastica e non una minore per gli alunni che non rispettano le regole, mentre per situazioni più gravi verrà previsto il coinvolgimento in attività di cittadinanza solidale. L’obiettivo è supportare i docenti e il personale scolastico, affinché gli studenti comprendano sia i diritti sia i doveri che derivano dall’essere parte di una comunità, iniziando dal fondamentale rispetto reciproco.
Nella scuola Primaria, come evidenziato da Valditara, ritornano i giudizi sintetici, che vanno da ottimo a insufficiente, una formula molto più chiara rispetto ai precedenti livelli, migliorando così la comunicazione con le famiglie e l’efficacia della valutazione. La scuola troncheggia come fulcro di un’educazione propedeutica alla costruzione di una società migliore.
Infine, l’importanza della responsabilità individuale viene riaffermata attraverso la riforma del voto in condotta, che ribadisce la centralità del rispetto verso le persone e i beni pubblici, mentre si restituisce autorevolezza ai docenti.