rischi legati all’antimicrobico resistenza nei pazienti oncologici
Le infezioni causate da batteri o funghi rivestono un ruolo critico nella mortalità dei pazienti affetti da tumore, con implicazioni dirette sulla loro salute e sui trattamenti disponibili. In occasione del talk organizzato da Adnkronos, è emerso che quasi il 50% dei decessi nei soggetti oncologici è attribuibile a tali infezioni. Questa situazione è ulteriormente aggravata dalla presenza di germi antibiotico-resistenti nei ricoveri in terapia intensiva, rendendo il quadro clinico ancora più complesso.
l’importanza della gestione clinica
Il Dott. Nicola Silvestris, segretario dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) e direttore dell’Oncologia Medica presso l’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, ha sottolineato che il problema non si limita soltanto alla sopravvivenza dei pazienti, ma incide anche sulle tempistiche del trattamento. La gestione di queste complicanze può ritardare o persino interrompere l’inizio delle terapie oncologiche.
strategia per contrastare le infezioni resistenti
Per affrontare l’impatto delle infezioni legate a germi resistenti, Silvestris ha delineato diverse aree chiave d’intervento:
- Informazione: Potenziare la consapevolezza su questo tema vitale attraverso le associazioni di pazienti.
- Formazione: Promuovere la collaborazione tra diverse figure specialistiche, inclusi oncologi, infettivologi e microbiologi.
- Vaccinazione: Riconoscere l’importanza dei programmi vaccinali, come indicato nelle linee guida AIOM.
Queste misure rappresentano un passo fondamentale nella lotta contro l’antimicrobico resistenza, contribuendo a preservare i progressi terapeutici ottenuti nella cura dei tumori.