petizione contro il ddl sicurezza
Le principali associazioni italiane operanti nei settori agricolo, artigianale e commerciale si sono unite per denunciare le violazioni delle normative comunitarie, in particolare in relazione all’Art. 18 del ddl Sicurezza e al Decreto Ministeriale del 27 giugno 2024 riguardante la canapa. Queste norme, inasprendo il divieto di coltivazione, commercializzazione e trasformazione della canapa industriale, violano il principio di libera circolazione dei beni, fondamentale nel diritto europeo, come confermato da una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.
danni all’economia italiana
Le disposizioni introdotte non solo contraddicono le normative europee, ma determinano conseguenze negative per l’economia nazionale, danneggiando un settore che impiega circa 15.000 lavoratori. Tale settore è cruciale per il recupero delle aree rurali, incoraggiando il ritorno dei giovani all’agricoltura e promuovendo pratiche agricole sostenibili. Le associazioni firmatarie, che rappresentano migliaia di aziende, esprimono preoccupazione per la crescente incertezza giuridica che influisce sulla competitività degli operatori italiani, compromettendo un percorso di crescita durato quasi un decennio.
richieste al governo
Le organizzazioni che hanno aderito alla petizione al Parlamento Europeo includono:
– Canapa Sativa Italia
– Cna Agroalimentare
– Confagricoltura
– Cia
– Copagri
– Unci
– Liberi Agricoltori
– Altragricoltura
– Associazione Florovivaisti Italiani
– Eiha
– Federcanapa
– Sardinia Cannabis
– Assocanapa
– Resilienza Italia Onlus
– Canapa delle Marche
– Upcbd
Queste realtà chiedono al Governo di rivedere tali provvedimenti, rispettando gli impegni europei per garantire la sopravvivenza di un settore strategico per l’economia e per l’ambiente.