Il 24 settembre 2024 segna una data significativa per la Fondazione Siaarti, che si pone come obiettivo principale l’umanizzazione delle cure all’interno della disciplina anestesiologica. Questa iniziativa è stata avviata ancor prima dell’emergenza COVID-19, con l’intento di rilanciare progetti innovativi come le terapie aperte.
Massimo Antonelli, past president della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa in occasione del 90esimo anniversario della società, celebrato presso la Camera dei Deputati a Roma. Antonelli ha evidenziato come la fondazione rappresenti un’opportunità di internazionalizzazione e collaborazione istituzionale, fondamentale per espandere la ricerca nel campo dell’anestesia e della rianimazione.
Obiettivi e prospettive della Fondazione Siaarti
Secondo Antonelli, la fondazione consentirà di approfondire diverse aree della ricerca e di ampliare le opportunità di lavoro nel terzo settore no profit. Il cammino intrapreso dalla Siaarti si concentra sull’umanizzazione delle cure, un aspetto cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Le sfide del settore anestesiologico
Uno dei principali problemi affrontati dalla categoria riguarda la carenza di anestesisti e rianimatori a livello nazionale, una difficoltà accentuata dall’ampia gamma di attività che la specialità è chiamata a gestire. Antonelli ha concluso con l’invito a lavorare in modo equo su tutto il territorio, garantendo le risorse necessarie per sostenere il settore.