feriti e attacchi in libano
La recente escalation delle tensioni tra Israele e Hezbollah ha portato a un incremento significativo di violenze nel Libano, il quale ha registrato quasi 2.000 feriti. Il giorno trascorso è stato descritto come il più lungo e sanguinoso in quasi un anno, segnando il picco di un conflitto iniziato il 8 ottobre dell’anno precedente, in seguito al sostegno di Hezbollah a Hamas. Questo attacco ha attivato una risposta militare da parte di Israele, concentrando gli sforzi nella Striscia di Gaza.
raid israeliani e obiettivi colpiti
Fin dalle prime ore del giorno, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno eseguito una serie di attacchi aerei contro Hezbollah, prendendo di mira anche abitazioni sospettate di ospitare armi. Finora, sono stati colpiti 1.300 obiettivi, inclusi missili e razzi potenzialmente in grado di colpire a lunghe distanze. Il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, ha anticipato che molte altre operazioni seguiranno nei prossimi giorni.
bilancio delle vittime
Secondo il ministero della Salute libanese, il bilancio provvisorio delle vittime è tragico, registrando 492 morti, di cui oltre 24 bambini e 42 donne. Almeno 1.645 persone sono ferite, e il conteggio delle vittime è in continua evoluzione. Le autorità non hanno ancora completato la valutazione dei danni provocati dagli attacchi aerei.
- 492 morti, tra cui 24 bambini e 42 donne
- 1.645 feriti
reazioni e sfollamenti
Il primo ministro libanese, Najib Miqati, ha condannato i raid israeliani definendoli un “piano distruttivo orientato a sterminare” le località libanesi. Inoltre, migliaia di famiglie stanno abbandonando il sud del Paese, cercando rifugio nella capitale Beirut e nelle regioni circostanti. Le strade sono state affollate da auto con donne e bambini in fuga, e alcune scuole vuote hanno aperto le loro porte per accogliere gli sfollati.
impatto sui membri di hezbollah
Nei recenti attacchi aerei, uno dei più importanti funzionari di Hezbollah, Sheik Ali Abu Riya, è stato ucciso. Mentre emergono notizie contrastanti riguardanti Ali Karaki, il numero tre dell’organizzazione, ci sono incertezze sulle sue reali condizioni: secondo fonti, sarebbe stato ferito, ma Hezbollah smentisce tali affermazioni.
- Sheik Ali Abu Riya – ucciso
- Ali Karaki – incertezza sul suo stato di salute
dichiarazioni di netanyahu e sviluppi futuri
Benjamin Netanyahu ha dichiarato la necessità di anticipare le minacce, assicurando che il governo israeliano sta modificando gli equilibri di potere nella regione. Ha avvertito i libanesi di allontanarsi da zone pericolose, sostenendo che Hezbollah li utilizza come scudi umani. Inoltre, è stata dichiarata una “situazione speciale” in Israele, che consente l’adozione di misure restrittive per garantire la sicurezza della popolazione.
iniziative diplomatiche di biden
Il presidente americano, Joe Biden, ha espresso che il suo team sta lavorando per una de-escalation della crisi, facendo riferimento al contatto costante con le autorità locali e proponendo soluzioni concrete. In aggiunta, sono stati annunciati rinforzi militari statunitensi nella regione, destinati a garantire stabilità e sicurezza.
- Joe Biden – presidente USA
- Benjamin Netanyahu – primo ministro di Israele
- Najib Miqati – primo ministro del Libano
- Herzi Halevi – capo di Stato maggiore dell’IDF
- Ali Karaki – numero tre di Hezbollah
- Sheik Ali Abu Riya – massimi funzionari di Hezbollah