presentazione di myplant & garden middle east
È stata annunciata ufficialmente la manifestazione Myplant & Garden Middle East, che si svolgerà a Dubai dal 15 al 17 novembre 2025. Questa nuova fiera è il risultato di una collaborazione strategica con gli uffici IEG Middle East, un attore consolidato nel panorama fieristico di Dubai.
obiettivi e opportunità del mercato
Gli organizzatori hanno come obiettivo principale quello di esplorare nuovi canali commerciali e inserirsi in un mercato in rapida espansione, caratterizzato da una committenza attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Dubai si posiziona come un importante hub logistico grazie alla sua crescente rilevanza nel settore. Corrado Peraboni, Amministratore Delegato, sottolinea che “la scelta di IEG di ampliare l’attenzione verso i mercati internazionali conferma l’importanza di questo evento”.
il contesto del mercato florovivaistico
Con l’approssimarsi della decima edizione di Myplant, gli organizzatori mirano a dimostrare la qualità della fiera a Dubai. Nel 2023, i paesi del Gulf Cooperation Council, inclusi Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, hanno importato circa 390 milioni di dollari in materiale vegetale. Gli Emirati e l’Arabia Saudita sono in testa a questa classifica, con importazioni rispettivamente di 145 e 130 milioni di dollari.
valorizzazione del verde a dubai
L’attenzione al verde è parte integrante della visione strategica di Dubai, che mira alla conservazione delle risorse naturali attraverso la creazione di aree protette. Il pianeta offre opportunità significative per i prodotti florovivaistici, utilizzabili in vari ambiti, dalla progettazione architettonica alla creazione di habitat resilienti ai cambiamenti climatici.
importazioni florovivaistiche e potenzialità del mercato
Nel 2023, l’import florovivaistico negli Emirati Arabi Uniti ha raggiunto i 145 milioni di dollari, in crescita rispetto agli anni precedenti. I Paesi Bassi rappresentano il principale partner commerciale, seguiti da Kenya, Ecuador e Cina. Nonostante l’Italia sia il terzo esportatore mondiale nel settore, la sua quota di mercato negli Emirati rimane limitata, attestandosi poco sopra il milione di dollari.
Il potenziale del “Made in Italy” è significativo e allineato con le necessità manifestate dalle strategie di sviluppo emiratino, supportato da nuove collaborazioni nel campo della sostenibilità e innovazione.