droghe sempre più accessibili: il fenomeno analizzato dai pediatri
Un recente congresso dell’Associazione culturale pediatri (Acp) ha messo in luce una preoccupante tendenza che riguarda l’aumento dell’accesso alle sostanze stupefacenti tra giovani e bambini. L’attenzione è rivolta non solo ai costi delle droghe, che continuano a diminuire, ma anche all’età sempre più giovane con cui si inizia a fare uso di queste sostanze. Sono stati segnalati circa 1.000 nuovi stupefacenti introdotti ogni anno nel mercato, rendendo la situazione ancora più critica.
l’età del primo approccio con le sostanze
È emerso che l’età media in cui si verifica il primo contatto con le droghe è di soli 12 anni. Questo fenomeno è spesso alimentato dal passaparola o dall’esperienza diretta nelle zone scolastiche. Secondo Giorgio Ricci, direttore del Centro Antiveleni Aoui di Verona, il prezzo contenuto del Fentanyl e delle mini-dosi di eroina (solo 5 euro) contribuiscono a invogliare i giovani a provare queste sostanze.
modifiche nei sistemi di vendita delle droghe
I sistemi di commercio delle droghe hanno subito un’evoluzione significativa, spostandosi prevalentemente nel web, simile alle dinamiche del passaparola musicale o degli eventi rave. Questo cambiamento ha reso le sostanze sempre più accessibili, e si è spesso assistito a un’interpretazione della droga non più solo come sostanza, ma come ritualità sociale.
la ricerca di nuove esperienze psichedeliche
La ricerca di esperienze esotiche ha portato a una diffusione di sostanze come l’ayahuasca, una bevanda psichedelica preparata con piante amazzoniche, responsabile di eventi tragici come il decesso di un giovane in Veneto. Le nuove droghe non sono più utilizzate solo per ribellione, ma per facilitare la socializzazione, in un contesto già difficile a causa dell’uso massiccio di social network.
una crescente diffusione di nuove sostanze stupefacenti
Ogni anno, circa 960 nuove sostanze vengono immesse sul mercato, aggirando la normativa esistente e rendendo difficile il loro controllo legale. Questo fenomeno ha visto un picco preoccupante nel 2014/15, con un costante aumento di nuove molecole non ancora classificate come illegali.
il dato allarmante sulla tossicodipendenza giovanile
Secondo un rapporto recente, circa 960.000 giovani tra i 15 e i 19 anni hanno provato almeno una volta sostanze psicoattive illegali, con oltre 680.000 che lo hanno fatto nell’ultimo anno. Il rischio derivante dall’uso di Fentanyl, da cui negli Stati Uniti si registrano circa 75.000 morti all’anno per overdose, rappresenta una grave preoccupazione anche in Europa e in Italia.
il problema del kit del suicidio
Infine, si segnala la diffusione del “kit del suicidio”, un insieme di sostanze a base di nitriti vendute liberamente su internet occasionando già cinque casi mortali in Italia. Le autorità devono prestare attenzione a tali problematiche, poiché il pericolo è concreto e crescente.
- Giorgio Ricci – Direttore del Centro Antiveleni Aoui Verona
- Rappresentanti dell’Associazione culturale pediatri