“Duro con i milionari? Gesù lo è stato di più”
20 settembre 2024 | 14.46
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Il Pontefice ha richiesto un incremento delle tasse per i miliardari, affermando: “Si dice che dovrebbero esistere più tasse per i milionari, davvero!”. Durante un incontro con i Movimenti popolari in Vaticano, il Papa ha sottolineato che le persone con forte capacità economica dovrebbero condividere maggiormente le loro risorse. Nonostante le difficoltà di attuazione, il Papa ha espresso fiducia nel fatto che “per Dio tutto è possibile”.
Il Pontefice ha evidenziato come “la piccolissima percentuale di miliardari, che accumula la maggior parte della ricchezza mondiale, se fosse disposta a condividerla fraternamente, creerebbe benefici per tutti, compresi loro stessi”. L’appello del Papa è chiaro: “chiedo pertanto ai privilegiati del mondo di compiere questo passo per conseguire una maggiore felicità personale“. Bergoglio ha anche rivelato che alcuni confratelli lo rimproverano di essere troppo severo con i ricchi, ma ha risposto che “Gesù lo è stato di più”.
La lettera al Collegio cardinalizio
In una missiva indirizzata al Collegio cardinalizio, Papa Francesco ha esposto le sue riflessioni sulle riforme in corso, sottolineando come “sia necessario uno sforzo aggiuntivo da parte di tutti affinché un ‘deficit zero’ diventi non solo un obiettivo teorico, ma una cessazione realizzabile“.
“La riforma – si legge – ha posto le basi per l’introduzione di politiche etiche che migliorino il rendimento economico del patrimonio esistente. A questo, si aggiunge l’urgenza per ciascuna Istituzione di reperire risorse esterne per la propria missione, dimostrando una gestione trasparente e responsabile al servizio della Chiesa.”
Il Papa ha sottolineato l’importanza di un esempio concreto nella riduzione dei costi, affermando che il servizio deve essere caratterizzato da uno spirito di essenzialità e evitando il superfluo. È fondamentale adottare decisioni strategiche con grande responsabilità per garantire la sostenibilità della Missione. Le Istituzioni della Santa Sede devono attingere dalla solidarietà delle buone famiglie.
La lettera prosegue specificando che “gli Enti con un avanzo dovrebbero contribuire a coprire il deficit generale, agendo con generosità, nel senso evangelico, come precondizione per richiedere generosità anche dall’esterno”. Bergoglio conclude chiedendo “di accogliere questo messaggio con coraggio e spirito di servizio, sostenendo con convinzione e lealtà le riforme in atto”. Il Papa rimarca come “ogni Istituzione formi un corpo unico e che la collaborazione autentica sia essenziale per il bene della Chiesa”.