le esplosioni in libano: un attacco strategico
Recenti eventi in Libano hanno suscitato interrogativi circa le esplosioni coordinate di diversi dispositivi, come cercapersone e walkie-talkie, presumibilmente utilizzati da Hezbollah. Si stima che ci vorranno anni per rivelare ogni dettaglio su come tali esplosioni siano state orchestrate, mentre i dubbi sull’origine e l’attuazione rimangono. Le notizie indicano un attacco accuratamente pianificato, anche se Israele non ha assunto pubblicamente la responsabilità. Secondo Alan Woodward, esperto di sicurezza informatica, bastano pochi grammi di esplosivo per causare lesioni gravi, data la vicinanza al corpo umano.
la prima ondata di esplosioni
La prima serie di esplosioni si è verificata martedì intorno alle 15:30 ora locale e sembra essere stata innescata da un messaggio proveniente dalla leadership di Hezbollah. Woodward suggerisce l’esistenza di una modifica specifica nel software dei cercapersone, creando una sorta di configurazione predeterminata in grado di attivare un’esplosione al momento dell’invio di un determinato messaggio. Questo ha permesso che i dispositivi esplodessero al momento dell’interazione, provocando ferite a mani e occhi tra gli utenti.
Le conseguenze furono devastanti: dodici vittime e circa 2.800 feriti. Una successiva ondata di esplosioni ha causato ulteriori perdite umane, con 14 nuovi decessi. Ciò solleva la questione di un tentativo deliberato di interrompere le comunicazioni di Hezbollah, in vista di potenziali attacchi militari.
la fabbricazione dei dispositivi
Il sabotaggio dei dispositivi non è un’operazione semplice. Secondo Oleg Brodt, esperto di cyber sicurezza, potrebbe essere necessaria la collaborazione degli assemblatori o l’intervento del Mossad. I cercapersone coinvolti portano il logo dell’azienda taiwanese Gold Apollo, il cui fondatore ha dichiarato che la produzione è stata subappaltata a Bac Consulting Kft, con sede in Ungheria. Bac Consulting è stata registrata solo nel 2022 e il suo amministratore delegato ha negato di essere un produttore diretto.
conoscenze strategiche e implicazioni militari
La fabbricazione di dispositivi esplosivi come i cercapersone implica una profonda conoscenza delle operazioni interne di Hezbollah. Gli aggressori sembrano essere a conoscenza dell’acquisto di circa 5.000 cercapersone da parte del gruppo militante, attuando un’operazione strategica che dimostra una preparazione di mesi. Le dimensioni e la precisione dell’attacco sollevano interrogativi sul ruolo delle forze di sicurezza israeliane, che non hanno rivendicato ufficialmente la responsabilità.
In chiusura, l’operazione ha avuto un impatto significativo, non solo sul gruppo militante, ma anche sulla popolazione civile, evidenziando un possibile aumento delle tensioni e un rischio di ritorsioni da entrambe le parti. La situazione potrebbe condurre a un’escalation delle ostilità nella regione, con Hezbollah già sotto pressione dopo recenti eventi.