Accuse gravi e inquietanti sono state rivolte a Mohamed Al Fayed, ex proprietario di Harrods, deceduto un anno fa all’età di 94 anni. Le dichiarazioni provengono da un gruppo di donne che hanno partecipato a un recente documentario della BBC, rivelando dettagli allarmanti riguardo a presunti abusi sessuali.
In totale, circa venti donne hanno testimoniato: cinque di esse hanno denunciato lo stupro, mentre altre quindici hanno parlato di abusi sessuali subiti. Queste donne, tutte ex dipendenti del prestigioso grande magazzino londinese Harrods, affermano che vi siano state operazioni di insabbiamento riguardo alle loro testimonianze.
L’attuale proprietario di Harrods, che ha acquistato il negozio nel 2010, ha espresso il proprio sgomento di fronte a queste accuse e ha rivolto le sue scuse alle vittime coinvolte.
Precedenti accuse e indagini
Le accuse di molestie sessuali contro Al Fayed non sono affatto nuove. Nel 2009, il Crown Prosecution Service decise di non procedere penalmente dopo un’accusa di aggressione sessuale nei confronti di una ragazza di 15 anni. Inoltre, nel 2013, il miliardario fu interrogato dalla polizia a seguito di un’accusa di aggressione sessuale avanzata da una donna dopo un colloquio di lavoro.
Indagini senza esito
Una riapertura dell’inchiesta nel 2015 non portò a risultati concreti, mantenendo così in sospeso la situazione legale di Al Fayed riguardo a questi eventi.
Dettagli delle dichiarazioni nel documentario
Il documentario dal titolo “Al Fayed: Predator at Harrods” ha messo in luce ulteriormente tali dinamiche, con le vittime che hanno descritto episodi di violenza avvenuti non solo a Londra ma anche in altre città come Parigi, Saint-Tropez e Abu Dhabi. Una donna ha raccontato di essere stata violentata da Al Fayed quando era ancora teenager, descrivendo l’ex miliardario come un “predatore sessuale” privo di scrupoli.
Altre testimonianze hanno confermato episodi di violenza nell’appartamento del miliardario, mentre una quinta donna, identificata come Gemma, ha descritto un’aggressione avvenuta a Parigi, insinuando che Al Fayed l’avesse costretta a disinfettarsi per eliminare eventuali prove.
Queste donne hanno deciso di farsi avanti dopo essere rimaste colpite da una rappresentazione idealizzata di Al Fayed nella serie di Netflix “The Crown“.
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