un caso controverso di salvataggio in spiaggia
Un episodio recente ha messo al centro dell’attenzione un bagnino di Ca’ Savio, in provincia di Venezia, il quale, a seguito di un eroico salvataggio di una turista, si è visto infliggere una pesante sanzione di oltre mille euro dalla Capitaneria di porto. Gli eventi si sono verificati il 3 settembre, quando il bagnino è intervenuto per salvare una donna di 70 anni in difficoltà in acqua.
il salvataggio della turista
Durante l’intervento di salvataggio, il bagnino ha prontamente lanciato un allerta ai soccorsi, contattando il numero di emergenza 118 e fornendo assistenza alla donna fino all’arrivo degli operatori sanitari. Questo gesto ha dimostrato non solo grande coraggio, ma anche un forte senso di responsabilità nei confronti della vita umana.
la multa e le sue conseguenze
La Capitaneria di porto ha sanzionato il bagnino per non averli avvisati immediatamente e direttamente durante lo svolgimento del salvataggio, tratta di un’azione ritenuta inadeguata dall’ente. Il bagnino, che nel 2021 aveva ricevuto un encomio per aver salvato un’altra persona, ha intenzione di presentare recorso contro questa decisione, supportato da sindacati e colleghi, che considerano la multa ingiusta.
aspetti da considerare
Il fulcro della controversia risiede nell’interpretazione di come debba essere considerato il salvataggio: se come avvenuto in mare o sulla spiaggia. Quest’interpretazione potrebbe influenzare significativamente le normative riguardanti la sicurezza e le responsabilità degli operatori balneari.
- Bagnino di Ca’ Savio
- Turista di 70 anni
- Capitaneria di porto di Cavallino-Treporti
- Operatore sanitario del 118
- Sindacati dei bagnini