L’attacco a segno nella regione di Tver ha portato a una situazione di emergenza per i civili costretti all’evacuazione.
18 settembre 2024 | 15.10
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I droni ucraini hanno inferto un colpo significativo ai piani militari della Russia. Un attacco avvenuto nella regione di Tver ha colpito un importante arsenale di missili e munizioni del ministero della difesa russo, innescando un ampio incendio e costringendo le autorità ad ordinare l’evacuazione dei residenti.
Le fiamme si sono propagate in un’area di 13 chilometri quadrati a Toropets, che ospita circa 11mila abitanti, secondo le comunicazioni dell’amministrazione regionale. Il governatore Igor Rudenya ha annunciato un’“evacuazione parziale” per le abitazioni vicine al sito, identificato dal Moscow Times come un deposito della direzione principale per i missili e proiettili di artiglieria, situato a 488 chilometri dal confine con l’Ucraina.
Ragioni dell’importanza dell’attacco
Andriy Kovalenko, responsabile del centro per il contrasto alla disinformazione di Kiev, ha rivelato, in un’intervista a Rbc, che nel magazzino erano stoccati diversi sistemi missilistici, tra cui i missili S-300, S-400, sistemi Grad, Iskander e i Kn24 nordcoreani.
In Toropets si trovano due siti militari russi, uno dei quali è già stato bersaglio di attacchi aerei ucraini in diverse occasioni negli ultimi sei mesi. Il deposito di missili è stato costruito nel 2018 e i residenti della località di Tsikarevo, situata a est di Toropets, stanno incontrando difficoltà nell’abbandonare le loro abitazioni, trovandosi in attesa di assistenza. Questi residenti hanno richiesto sei imbarcazioni per evacuare, ma le autorità hanno perso i contatti con loro, come riportato dal portale Astra.
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