Il caso di Ana Cristina Correia ha recentemente attirato l’attenzione dei media, in seguito all’esecuzione dell’autopsia sul corpo della giovane donna. La tragica vicenda ha messo in luce dettagli inquietanti legati alla sua morte, avvenuta per mano del marito.
Elementi emersi dall’autopsia
Il medico legale ha condotto l’autopsia, rivelando che Ana ha tentato con tutte le sue forze di difendersi durante l’attacco. Sono stati riscontrati segni di tagli sulla sua pelle, riconducibili ai suoi sforzi per salvarsi. La donna è stata colpita in più occasioni nella zona addominale, provocando il suo decesso in tempi molto rapidi. I soccorritori, giunti tempestivamente, hanno tentato di rianimarla, ma purtroppo è stata dichiarata morta poco dopo il suo arrivo in ospedale.
Dettagli sul contesto del delitto
La notte tra il 6 e il 7 settembre ha rappresentato un punto di non ritorno per la vita di Ana. Dopo quattordici anni di violenza domestica subita ad opera del marito, Ezio Di Levranto, aveva preso la difficile decisione di separarsi. Un passo in avanti verso la ricerca di sicurezza, anche se il marito aveva denunciato il ribaltamento coniugale appena una settimana prima del tragico evento, rendendo evidente il clima di tensione preesistente.
Le indagini sono proseguite con un nuovo sopralluogo nell’abitazione della famiglia, propedeutico a una chiara ricostruzione dei fatti. Le testimonianze dei figli, presenti durante l’episodio, si sono rivelate fondamentali per gli inquirenti.
Prossimi passi nelle indagini
Attualmente, si attende il risultato degli esami tossicologici per completare il quadro investigativo. In base ai risultati, il pubblico ministero potrà decidere sull’eventuale nulla osta necessario per la celebrazione del funerale della vittima.