Tentativo di omicidio di Trump
Il tentativo di assassinio nei confronti di Donald Trump è stato descritto dagli investigatori come “estremamente serio”. Ryan Wesley Routh, l’individuo arrestato a Palm Beach, avrebbe cercato di mirare ex presidente degli Stati Uniti con un AK-47, ma non ha mai avuto l’opportunità di farlo. Le indagini dell’FBI continuano per chiarire i dettagli relativi a un presunto processo di attentato avvenuto nella giornata di domenica 15 settembre, mentre Trump si trovava nelle vicinanze del Trump International Golf Club.
Verifiche sull’agente Routh
Il profilo di Routh, un uomo di 58 anni originario delle Hawaii, solleva interrogativi riguardo a eventuali complici. Gli inquirenti, coordinati da Jeffrey B. Veltri dell’ufficio FBI di Miami, stanno cercando di capire se l’imputato abbia agito da solo o in collaborazione con altri. L’indagine è in corso per raccogliere informazioni su cosa abbia realmente condotto a quest’episodio.
Routh appostato 12 ore
Routh è stato localizzato per circa 12 ore in prossimità del campo da golf, come emergerebbe dai dati del suo cellulare. Un agente dell’FBI ha dichiarato che il cellulare di Routh ha registrato la sua presenza nell’area dalla 01:59 fino alle 13:31. A quel punto, un agente del Secret Service ha notato un fucile sporgente da dietro un albero, indicando che Routh attendeva il momento giusto per attaccare.
Situazione al campo da golf
In quel frangente, Trump non si trovava in un’area dove Routh potesse facilmente mirare. Il vice direttore del Secret Service, Ronald Rowe Jr., ha confermato che l’imputato non ha mai avuto una linea di tiro chiara per colpire l’ex presidente mentre questi si muoveva lungo il campo da golf. Non sono stati esplosi colpi e, al momento dell’arresto, Routh ha abbandonato diverse prove sulla scena.
Accuse e prossime udienze
Routh, difeso da un avvocato di ufficio, è stato accusato di possesso illegale di armi, poiché era un pregiudicato. Un’udienza è stata programmata per il 23 settembre per discutere l’eventuale rilascio su cauzione. Ulteriori accuse potrebbero essere elaborate, ma dimostrare un intento di attacco diretto a Trump risulta piuttosto complicato. Routh aveva anche espresso opinioni politiche contraddittorie sui social media, descrivendosi come un supporter di Trump nel 2016 ma successivamente deluso dall’ex presidente.
Tra le sue contraddizioni personali, emerge che il suo stile di vita quotidiano si allontanava notevolmente dalle sue dichiarazioni pubbliche. Routh gestiva una piccola impresa nel settore della costruzione alle Hawaii e pubblicava regolarmente lettere su problemi sociali locali.