Nel contesto del dark web e di alcune piattaforme come Telegram, si annida un ampio mercato illegale per le SIM fantasma, le quali sono vendute a prezzi che variano tra i 25 e i 300 euro. Secondo quanto riportato dalla società Tinexta Cyber, il traffico di SIM anonime rappresenta un fenomeno globale che alimenta un giro d’affari significativo, gestito da organizzazioni criminali che ne sfruttano l’anonimato per attività illegali. Questo quadro emerge alla luce di un recente emendamento presentato al ddl sicurezza, mirato a limitare l’accesso a tali strumenti per i migranti privi di permesso di soggiorno.
sim card utilizzate per attività illecite
Le affermazioni rilasciate sottolineano come l’emendamento evidenzi una crescente consapevolezza riguardo ai rischi associati all’uso di SIM anonime. Queste schede telefoniche, intestate a identità false, sono frequentemente utilizzate da gruppi criminali per eludere il monitoraggio delle autorità. Tra le strategie adottate spiccano l’acquisto di SIM intestate a terzi e l’impiego di identità vendute. Inoltre, vi è la possibilità di procurare SIM da paesi con normative di registrazione più permissive, il che complica ulteriormente gli sforzi di tracciamento da parte delle autorità.
Si osserva che queste SIM, spesso non associate a identità reali, risultano estremamente ambite per attività illecite. Vengono utilizzate in contesti di cybercrime, traffico di sostanze e frodi. L’introduzione delle eSim, attivabili completamente online, ha aumentato le difficoltà nel controllo delle comunicazioni telefoniche, ampliando la portata dell’illecito.
prezzo e volume d’affari
Per quanto concerne il valore commerciale di queste SIM fantasma, il prezzo nel mercato illegale oscilla tra i 25 e i 300 euro. Le valutazioni variano in base a fattori quali il livello di anonimato e le condizioni di utilizzo, evidenziando la mole d’affari che circonda questo mercato, parte di un ecosistema più ampio di traffico illegale. La somma di questo traffico, comprensivo di crimini associati, si concretizza in una cifra che coinvolge milioni di euro.
Le pratiche adottate per combattere l’uso abusivo delle SIM stanno proseguendo attraverso un programma di identificazione digitale che si propone di migliorare la sicurezza dei cittadini. Questo approccio prevede un’integrazione di tecnologia e sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza sui rischi della sicurezza digitale. Le forze dell’ordine italiane hanno intrapreso operazioni cruciali per smantellare reti criminali, dimostrando l’importanza della cooperazione internazionale nel contrasto al cybercrime.
Alcuni degli attori coinvolti in questa lotta includono:
- Forze di polizia
- Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn)
- Autorità governative