Accordo ANFFAS e Consulenti del Lavoro: Nuove Opportunità per l’Inclusione Lavorativa

Per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e contrastare l’emarginazione sociale, diverse istituzioni hanno siglato un importante accordo.

Consulenti lavoro-Anffas, accordo per promuovere inclusione lavorativa

17 settembre 2024 | 13.27

LETTURA: 3 minuti

L’intesa, stipulata oggi a Palazzo Wedekind tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Associazione Nazionale Famiglie e Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo (Anffas nazionale Aps), si propone di agevolare l’inserimento lavorativo di individui con disabilità, attualmente privi di occupazione o in condizioni di esclusione sociale. L’accordo punta a garantire l’accesso equo alle opportunità professionali e il favorevole inserimento lavorativo in base alle specifiche competenze di ciascuno.

Le parti coinvolte si dedicano alla promozione di strumenti e politiche che contrastino l’emarginazione, focalizzandosi sul supporto a coloro che si trovano nelle fasce sociali più vulnerabili. Tra le iniziative pianificate ci sono l’assegno di inclusione e programmi di supporto per la formazione e l’inserimento lavorativo. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, tramite la Fondazione Consulenti per il Lavoro, sarà responsabile della diffusione delle opportunità di assunzione per le persone con disabilità, promuovendo la formazione specifica per aziende e consulenti.

Allo stesso modo, Anffas Nazionale Aps avrà il compito di individuare le persone con disabilità e quelle a rischio di esclusione sociale, supportandole nel percorso di inserimento nel mercato del lavoro e favorendo la diffusione dell’iniziativa su tutto il territorio nazionale.

Nonostante l’aumento della partecipazione delle persone con disabilità nel mercato del lavoro, con una crescita dal 43,7% al 52,2% nell’ultimo decennio, l’occupazione rimane un traguardo difficile da raggiungere. Secondo i dati Istat del 2022, tra le persone con gravi disabilità, solo il 33,5% è occupato, rispetto al 60,2% delle persone senza limitazioni. A livello internazionale, l’Italia si distingue per il suo buon livello di inclusione per coloro con disabilità meno severe, con un tasso di disoccupazione al 11,8%, inferiore alla media europea del 17,3%.

Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Rosario De Luca, ha evidenziato la necessità di intensificare gli sforzi per aumentare la sensibilizzazione e l’adozione di pratiche aziendali inclusive. “L’obiettivo deve essere quello di valorizzare le abilità di tutti, senza distinzioni”, ha aggiunto. Allo stesso modo, Roberto Speziale, presidente di Anffas, ha sottolineato che il lavoro rappresenta un diritto fondamentale per ogni cittadino, e che le persone con disabilità meritano pari opportunità.