dibattito sull’osteopatia
Il tema dell’osteopatia torna al centro della discussione pubblica, in particolare dopo un episodio accaduto durante la trasmissione ‘Unomattina’ su Rai 1, dove un osteopata ha effettuato una manovra sul collo del conduttore Massimiliano Ossini in diretta. Questa situazione ha riacceso le polemiche riguardanti la sicurezza di tale pratica.
reazioni e preoccupazioni degli esperti
In risposta a questo evento, Andrea Vianello, un noto volto di Rai, ha denunciato la manovra come “gravissima e pericolosa”, rivelando che un’operazione simile gli ha causato cinque anni fa la dissecazione della carotide e un ictus. Vianello, che presiede l’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, ha descritto nel suo libro ‘Ogni parola che sapevo’ il difficile percorso di riabilitazione a seguito di questo episodio. Il dibattito è ulteriormente alimentato dalle dichiarazioni di Alberto Momoli, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot), che ha sottolineato l’importanza di usare cautela nelle pratiche osteopatiche e di ottenere sempre una prescrizione medica prima di eseguire manovre del genere.
formazione in osteopatia
Recentemente, con il decreto numero 1563 del 1° dicembre 2023, è stato avviato in Italia un corso di laurea in osteopatia. Questo passo storico arriva dopo il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria autonoma nel 2018, un percorso completato solo alla fine del 2021. Per il Registro degli Osteopati d’Italia (Roi), la creazione di corsi accademici rappresenta un traguardo significativo per il settore, sintetizzando l’impegno di professionisti e pazienti. Attualmente, gli osteopati in Italia sono circa 12.000 e si attende ancora l’istituzione dell’albo professionale e la definizione delle equipollenze necessarie.
conclusioni sulla sicurezza
Alla luce di quanto accaduto, diversi esperti avvertono della necessità di una mediazione professionale. La mancanza di regolamentazioni ferree in un settore in espansione come quello dell’osteopatia lascia spazio a interpretazioni potenzialmente pericolose per la salute dei pazienti.