Attentato a Trump: Martire o Impostore? La Verità dietro il Nuovo Complottismo Social

16 settembre 2024 | 14.32

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La recente notizia riguardante il nuovo attentato a Donald Trump ha scatenato una vasta gamma di reazioni sui social network, influenzando notevolmente l’andamento della campagna elettorale per la Casa Bianca, con Kamala Harris in corsa. Si notano diverse teorie e interpretazioni, a partire dal complottismo, sostenuto sia da chi cerca un mandante diverso dal “solito” individuo armato, sia da chi rileva la tempestiva drammatizzazione di questa situazione, che potrebbe influenzare l’onda di consensi favorevoli a Harris emersa dopo il recente confronto televisivo.

Nella narrazione social si distingue tra il Trump martire e il Trump impostore. Il primo è visto come un candidato messo in pericolo da forze interessate a mantenere lo status quo. Coloro che lo vedono come martire indicano potenziali mandanti che includono:

  • Industria delle armi
  • Settore dei vaccini
  • Industria energetica
  • Sostenitori del cambiamento climatico
  • Internazionale dei migranti

Interpretato in questo modo, l’attentato diventa un elemento motivante per il voto; come dichiarato dallo stesso Trump, la sua resistenza viene rafforzata: “La mia determinazione è solo più forte dopo un altro attentato alla mia vita.”

Unbreakable 🇺🇲 #Trump pic.twitter.com/usWrOQ9iUf

Il Trump impostore, d’altro canto, rappresenta l’idea che l’attentato possa essere una messa in scena, utilizzata dalla campagna di Trump per recuperare consensi. Gli argomenti a sostegno di questa teoria si basano sulla necessità di incrementare il supporto e sulla fragilità delle tesi legate a un piano terroristico strutturato.

President Trump’s round of golf was not on any public schedule. How did the suspect know President Donald Trump was golfing there today and near the 5th Hole?

Le reazioni dei social evidenziano un clima di crescente tensione nelle elezioni americane, contraddistinte da un’esasperazione sempre più marcata, che desta preoccupazione.