la scomparsa di un grande editore
Massimo Canalini, editore e fondatore della casa editrice Transeuropa, è deceduto all’età di 66 anni. La triste notizia è stata comunicata dalla stessa casa editrice. I funerali si terranno domani, martedì 17 settembre, presso la chiesa di Santa Maria dei Servi in via del Conero ad Ancona.
un influencer del panorama editoriale italiano
Canalini ha avuto un ruolo fondamentale nel mondo della narrativa, contribuendo a far emergere autori significativi. Grazie alla sua straordinaria capacità di scoprire talenti, ha dato visibilità a scrittori del calibro di:
- Enrico Brizzi – con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” (1994);
- Silvia Ballestra – autrice de “Il compleanno dell’iguana” (1991) e “I giorni della rotonda”;
- Angelo Ferracuti;
- Joyce Lussu – autrice di opere di grande valore.
l’inizio della carriera e la fondazione di transeuropa
Nato ad Ancona nel 1956, Canalini ha fondato la casa editrice Il lavoro editoriale nel 1979 e successivamente Transeuropa nel 1987. Con una visione chiara di impegno morale, intellettuale e civile, ha trasformato Transeuropa in un laboratorio di creatività, lanciando oltre 600 opere e più di 40 autori. Insieme a Pier Vittorio Tondelli, ha creato Under 25, un’iniziativa che ha contribuito a ridefinire la narrativa italiana degli anni ’80 e ’90.
il ricordo di canalini e la sua eredità
Transeuropa ha descritto Canalini non solo come un editore, ma come un maestro che ha ispirato molti nel suo cammino. Durante il Salone del Libro di Torino, tantissimi aspiranti autori si mettevano in fila per ricevere i suoi consigli. Il comunicato evidenzia come la sua perdita segni un vuoto nel panorama editoriale italiano.
messaggi di cordoglio e riconoscimenti
Numerosi i messaggi di cordoglio provenienti dal mondo della cultura. Tra le dichiarazioni si segnala quella di:
- Silvia Ballestra – “Massimo Canalini è stato un editore geniale, imprevedibile e sovversivo”.
- Paolo Repetti – “La letteratura italiana gli deve moltissimo”.
- Enrico Brizzi – “Una figura unica nel panorama editoriale”.
Brizzi ha condiviso un ricordo personale, sottolineando come Canalini lo abbia guidato nel prendere seriamente la scrittura, mantenendo sempre vivo il suo spirito innovativo e raffinato.