“Con i Patient Reported Outcomes raccontano la loro quotidianità attraverso un report diretto”
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Domande come “Come ti sei sentito oggi?”, “Hai avvertito dolore?”, “Riesci a fare una lunga passeggiata?” sono sempre più frequenti tra i pazienti oncologici. Questi ultimi rispondono attraverso strumenti specifici chiamati Patient-Reported Outcomes, abbreviazione PRO, ovvero risultati segnalati dal paziente. I PRO rappresentano una valutazione diretta dello stato di salute, esprimendo la condizione del paziente senza filtri o interpretazioni. Riconosciuti come un gold standard per la misurazione dei sintomi soggettivi, i PRO stanno guadagnando rilevanza sia nella pratica clinica che negli studi di ricerca, spingendo le strutture sanitarie a integrare la cartella clinica elettronica con tali strumenti.
importanza dei patient-reported outcomes
La voce dei pazienti riveste un ruolo cruciale anche in oncologia. Massimo Di Maio sottolinea come l’utilizzo di queste misurazioni consenta di catturare in modo più autentico il loro stato di benessere o malessere durante i trattamenti. Tradizionalmente, gli endpoint si sono basati su misurazioni cliniche, ma ora i Patient Reported Outcome Measures (PROMS) stanno cambiando questa prospettiva. Mediante tali strumenti, è possibile garantire una comunicazione più efficace tra paziente e medico, superando il semplice colloquio in visita.
l’importanza delle letture in tempo reale
Un aspetto fondamentale dei PRO è la lettura in tempo reale dei questionari, che permette una gestione più efficace della salute dei pazienti. Sintomi come la fatigue, spesso trascurata, possono emergere grazie a questi strumenti, consentendo ai medici di prestare maggiore attenzione a segnali critici che altrimenti potrebbero sfuggire.
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