l’approccio innovativo per il controllo delle zanzare
Un’isola italiana avvia un progetto per combattere la presenza delle zanzare tigre, tramite un metodo ecologico e sostenibile. Questa iniziativa nasce dopo una lunga convivenza con l’insetto, che ha causato fastidi e disagi alla popolazione locale.
l’arrivo della zanzara tigre a procida
La zanzara tigre, conosciuta scientificamente come Aedes albopictus, ha fatto la sua comparsa a Procida intorno all’anno 2000, trasformando drasticamente l’ambiente locale. Prima del suo arrivo, i residenti non avevano mai avuto problemi di punture di giorno. Da allora, l’insetto ha preso piede, prevalendo sulle specie autoctone senza creare problemi per circa 20 ettari nella zona di Chiaiolella. Questo ha portato a uno sforzo di ricerca per sviluppare un metodo di controllo, evitando l’uso di insetticidi chimici.
l’iniziativa ‘stoptigre’
introduzione al progetto
Il progetto ‘StopTigre’ è stato avviato dal professor Marco Salvemini, esperto di genetica presso l’università degli Studi di Napoli Federico II. Grazie a tale iniziativa, è stata constatata una riduzione della popolazione di zanzare tigre del 50%, migliorando la qualità della vita dei cittadini che hanno condiviso le loro esperienze attraverso interviste.
metodologia utilizzata
La strategia impiegata si basa sulla diffusione di maschi sterili dell’insetto, ottenuti attraverso l’irradiazione di raggi X durante lo stadio di pupa. Questi maschi sterili, pur essendo capaci di accoppiarsi, non producono uova feconde, contribuendo ad abbattere la popolazione. Il progetto, avviato nel 2016, ha visto un’importante partecipazione della comunità locale, fondamentale per il monitoraggio e il rilascio degli insetti.
risultati e futuri sviluppi
Fino ad oggi, il team ha liberato circa 150mila maschi sterili nelle proprietà dei cittadini e, parallelamente, ne ha rilasciati 100mila settimanalmente. Nonostante i risultati siano incoraggianti, l’obiettivo rimane la riduzione del 90% della popolazione di zanzare. Per il futuro, si prevede di espandere la strategia a tutta l’isola e anche ad altre località come Capri e Ischia.
sostenibilità economica e opportunità per i giovani
La sostenibilità economica del progetto è fondamentale. Le risorse per questo anno ammontano a circa 100mila euro, ma per un progetto completo sull’intera isola sarebbero necessari 500mila euro. L’aspettativa è quella di creare opportunità di lavoro per i giovani coinvolti nel programma, possibilmente formando una start-up che possa contribuire alla soluzione del problema sanitario.