oncologi e accesso ai nuovi farmaci anticancro
All’inizio del Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) che si tiene a Barcellona, gli oncologi italiani esprimono preoccupazione riguardo ai ritardi nell’accesso ai farmaci anticancro. La situazione attuale penalizza gravemente i pazienti, rendendo necessari interventi immediati per migliorare le procedure di approvazione e disponibilità dei trattamenti innovativi.
tempi di accesso ai trattamenti in europa
Nel 2023, il tempo medio per il dispensamento dei nuovi farmaci anticancro in Europa si attesta a 559 giorni, con un incremento di oltre un mese rispetto all’anno precedente. Sebbene l’Italia dimostri un sistema più rapido rispetto alla media europea, i pazienti devono attenderne ancora 417 giorni per accedere ai medicinali innovativi. A confronto, in Germania il tempo di attesa è sorprendentemente ridotto a soli 93 giorni.
il ruolo dei prontuari terapeutici regionali
L’abolizione dei Prontuari terapeutici regionali (Pts) è considerata essenziale per migliorare la situazione. Attualmente, questi sono presenti in 12 Regioni italiane, tra cui:
- Valle d’Aosta
- Provincia Autonoma di Bolzano
- Emilia-Romagna
- Marche
- Umbria
- Molise
- Campania
- Puglia
- Basilicata
- Calabria
- Sardegna
- Sicilia
Affrontare queste problematiche burocratiche è ritenuto fondamentale per garantire che i farmaci autorizzati siano disponibili tempestivamente.
collaborazione con l’Aifa e necessità di semplificazione
La collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) è fondamentale per realizzare modelli approvativi più efficienti. È stato sottolineato che i lunghi tempi di approvazione degli studi clinici stanno rallentando la competitività dei centri italiani rispetto ad altri Paesi. Anche se sono state adottate norme per armonizzare le procedure, i ritardi sono ancora inaccettabili.
vantaggi degli studi clinici e investimenti
Nel 2022, l’Aifa ha autorizzato 663 sperimentazioni, con quasi il 40% relative all’oncologia. Grazie agli studi clinici, i pazienti possono beneficiare di trattamenti innovativi in anticipo rispetto alla loro disponibilità generale, migliorando le possibilità di guarigione. Ogni euro investito in uno studio clinico ha un ritorno economico di 2,95 euro per il Servizio sanitario nazionale, evidenziando l’importanza di tali studi per il sistema sanitario.
l’importanza della prevenzione e degli screening
I programmi di screening rivestono un ruolo cruciale nella riduzione della mortalità per tumore. Nonostante vi sia stato un miglioramento nell’adesione agli screening, è fondamentale continuare a sensibilizzare la popolazione e utilizzare maggiormente le moderne tecnologie per coinvolgere più cittadini. Dati recenti mostrano che nel 2023, il 55% delle donne ha effettuato una mammografia, ma l’obiettivo è che il 90% della popolazione idonea possa eseguire esami di screening entro il 2025.
risultati del congresso e innovazioni terapeutiche
Al Congresso Esmo, sono stati presentati studi innovativi in ambito oncologico, inclusi sviluppi significativi nell’utilizzo dell’immunoterapia, particolarmente per tumori come quelli mammario e del collo dell’utero. Inoltre, è stata discussa l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella diagnostica, per migliorare le strategie terapeutiche e aumentare l’efficacia del trattamento.