Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, si prepara a fare un’importante dichiarazione mercoledì prossimo. Il suo intervento affronterà i principali nodi dell’economia italiana e presenterà soluzioni per risolvere le problematiche attuali del Paese.
14 settembre 2024 | 17.31
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Durante il suo discorso, Orsini confermerà il taglio del cuneo fiscale previsto per il 2025, e richiederà con forza un intervento dell’Europa per rimuovere gli ostacoli che le imprese devono affrontare, sostenendo al contempo politiche ambientali efficaci. Sarà importante anche discutere di un piano casa che garantisca accesso a abitazioni a prezzi sostenibili, nonché l’avvio di un serio dibattito sull’energia nucleare. Il presidente Orsini sarà ascoltato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presente in aula.
I temi fondamentali
Si attende una manovra improntata sulla sobrietà, con un passaggio del discorso incentrato sulla conferma della misura che ha caratterizzato le leggi di bilancio del governo Meloni, rappresentata dal taglio del cuneo fiscale. Orsini ha già chiarito la sua posizione, affermando che si tratta di un intervento necessario per il capitale umano, mantenendo che non si possa tornare indietro. È essenziale, secondo Orsini, garantire abitazioni a prezzi abbordabili.
In questo periodo, il costo dell’energia elettrica ha assunto un ruolo cruciale; il presidente di Confindustria ha sottolineato come tale costo pesi sui bilanci delle imprese italiane più che in Francia. È necessaria una strategia energetica diversificata, che includa anche l’uso del nucleare, per garantire competitività. Un sì deciso al nucleare è già stato dato dal presidente, per colmare il divario di costi con gli altri Paesi europei, evidenziando l’importanza di iniziare tali lavori al più presto.
Il ruolo dell’Europa sarà richiamato nel suo discorso, con la necessità di stabilire una politica energetica comune tra gli Stati membri, riacquisendo così un ruolo di leadership nel settore industriale. Risulta fondamentale, inoltre, un piano di incentivi per gli investimenti, da attuarsi oltre il PNRR e il 2026.