Il vertice tra il presidente Biden e il premier Starmer a Washington rappresenta un momento cruciale per l’Ucraina e le dinamiche geopolitiche europee, in particolare per l’eventualità di utilizzare i missili britannici contro obiettivi russi.
Le richieste ucraine e le risposte internazionali
L’Ucraina ha richiesto esplicitamente il permesso di impiegare missili occidentali sul territorio russo. Di fronte a ciò, il presidente russo Vladimir Putin ha avanzato minacce di una risposta proporzionata da parte di Mosca in caso di un diretto coinvolgimento della Nato. In questo contesto, Biden e Starmer stanno discutendo a Washington le opzioni disponibili per supportare Kiev.
Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, si prefigura un approvazione limitata. Le forze armate ucraine potrebbero utilizzare i missili Storm Shadow, ma non è previsto un via libera definitivo per i missili Atacms, che dispongono di una gittata comparabile e integra tecnologia statunitense. L’approvazione degli Storm Shadow rappresenterebbe una significativa evoluzione nel supporto militare all’Ucraina.
Il ruolo dell’Iran e l’escalation
Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha recentemente sottolineato la necessità di rimuovere alcuni vincoli nell’uso delle armi donate all’Ucraina, specialmente alla luce dell’assistenza in armi balistiche da parte dell’Iran alla Russia. Blinken ha ribadito che l’escalation della situazione è responsabilità esclusiva di Putin.
Le forze ucraine potrebbero anche lanciare i missili da posizioni avanzate nella regione russa di Kursk, dove continuano a mantenere una presenza militare rilevante. In risposta, Mosca ha annunciato azioni volte a respingere le forze ucraine oltre il confine.
La reazione di Mosca
Putin ha affermato che se l’Ucraina ricorrerà a missili forniti dai suoi alleati contro obiettivi russi, ciò comporterebbe una guerra aperta con la Nato. Il presidente russo ha evidenziato che i missili in questione possono essere utilizzati solo dalle forze della Nato. Ha dichiarato che la sua nazione è costretta a prendere decisioni conseguenti alle minacce percepite.
Decisioni imminenti da Washington e Londra
Nonostante le minacce di Putin, i colloqui tra funzionari americani, britannici e ucraini suggeriscono che un via libera all’uso di missili occidentali da parte dell’Ucraina sia imminente. Nei dialoghi recenti, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan aveva già indicato probabilità di espansione delle operazioni ucraine oltre le attuali restrizioni.
Lo stesso Biden ha confermato che sono in corso discussioni per rimuovere limitazioni nell’utilizzo delle armi, sottolineando l’urgenza della situazione. Le restrizioni per l’uso degli Atacms rimangono per evitare escalation indesiderate e per questioni logistiche legate alla disponibilità di tali missili.
Limitazioni sugli Atacms
Le limitazioni sull’uso degli Atacms sono dovute a diverse considerazioni strategiche. Nonostante le precedenti autorizzazioni all’uso di armi per colpire il territorio russo, è stata preservata la cautela per evitare che la tensione si intensifichi ulteriormente. L’inventario di questo tipo di missili è limitato e la loro produzione è rivolta principalmente all’esportazione.