giornalisti sotto accusa da parte della russia
Recentemente, la giornalista della Rai, Stefania Battistini, e l’operatore Simone Traini sono stati ufficialmente ricercati da Mosca. Questa situazione è emersa in seguito alla loro copertura dell’offensiva ucraina nella regione di Kursk, dove sono accusati di aver valicato illegalmente il confine tra Ucraina e Russia.
l’elenco dei ricercati
In aggiunta a Battistini e Traini, altre personalità del giornalismo sono incluse nella lista dei ricercati. Tra queste figurano:
- Nick Walsh (CNN)
- Nicholas Simon Connolly (Deutsche Welle)
- Natalya Nagornaya (1+1 TV)
- Diana Butsko (giornalista ucraina)
- Olesya Borovik (giornalista ucraina)
reazione del governo italiano
Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso sorpresa per la decisione di Mosca di catalogare Battistini come ricercata. Attraverso un comunicato, ha reso noto di aver convocato l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per chiarire la posizione italiana in merito a questa situazione. Tajani ha sottolineato l’inaccettabilità della decisione da parte del ministero dell’Interno russo.
servizio di battistini e traini
Il 17 agosto, l’FSB aveva precedentemente annunciato di aver avviato un procedimento penale a carico di Battistini e Traini per l’attraversamento non autorizzato del confine, attribuendo loro la responsabilità di aver realizzato riprese nel comune di Sudzha, teatro di un’incursione ucraina. Le accuse si inseriscono in un contesto di crescente tensione geopolitica tra Ucraina e Russia.
posizione della rai
La Rai, nel difendere i suoi giornalisti, ha emesso una nota in cui qualifica l’azione del governo russo come violazione della libertà di espressione. Sottolinea che Battistini e Traini hanno operato con professionalità e obiettività, svolgendo un compito di informazione fondamentale. La Rai ha dichiarato di voler tutelare i suoi collaboratori e di avere intenzioni di contestare formalmente la decisione del governo russo.