boicottaggio della presidenza ungherese
La protesta attuata da numerose nazioni dell’Unione Europea contro la presidenza di turno ungherese ha avuto effetto. Durante l’incontro odierno al centro congressi Bàlna, con sede sulle rive del Danubio, Eurogruppo e Ecofin si riuniscono per il tradizionale appuntamento di settembre, dedicato ai ministri delle Finanze e ai governatori delle banche centrali. Alla conferenza sono stati confermati solamente otto ministri, meno di un terzo del totale.
rappresentanza dei membri
Dei restanti 19 Stati membri, sono presenti solo sottosegretari o funzionari. Gli otto paesi rappresentati a livello ministeriale includono:
- Austria
- Cipro
- Repubblica Ceca
- Italia
- Lussemburgo
- Malta
- Slovacchia
- Slovenia
A questi si aggiunge il ministro ungherese Mihaly Varga, unico rappresentante del paese nel contesto dell’Eurogruppo. Varga non ha confermato né smentito il totale dei colleghi attesi per le riunioni di oggi, rendendo il conteggio ancora incerto.
rigidità organizzativa ungherese
La protesta internazionale è accompagnata da una significativa rigidità organizzativa da parte ungherese. Diverse richieste di accreditamento stampa ricevute in ritardo sono state rifiutate, contrariamente alla prassi di ‘late accreditation’ comunemente avviata, specialmente dopo la pausa estiva. Questo aspetto limita notevolmente la copertura mediatica, nonostante l’intenzione di massimizzare la visibilità degli eventi organizzati.
affermazioni di varga
All’arrivo al centro congressi, il ministro Varga ha dichiarato che ci sono le condizioni necessarie per una riunione di successo, nonostante la limitata presenza dei colleghi. In risposta a chi ha chiesto opinioni relativamente all’esigua partecipazione osservata, ha detto: “Ogni Paese prende le proprie decisioni riguardo al livello di rappresentanza e sceglie liberamente il rappresentante idoneo”. Inoltre, ha mantenuto cautela nel confermare il numero dei partecipanti, dichiarando solo: “Vedremo”.
