Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso presentato dagli imprenditori della cannabis, sospendendo il decreto governativo riguardante il Cbd, l’olio di cannabidiolo considerato dal ministero della Salute tra le sostanze pericolose e soggette a abuso.
11 settembre 2024 | 11.52
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Accolta l’istanza degli imprenditori della canapa
Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta cautelare presentata dagli avvocati Dario De Blasi, Alberto Gava e Francesco, contro il decreto ministeriale del Ministero della Salute datato 27 giugno 2024, che classificava le formulazioni orali di Cbd come sostanze psicotrope.
Imprenditori Canapa Italia ha espresso soddisfazione per questa decisione. Il giudice ha riconosciuto la validità delle argomentazioni, evidenziando il potenziale danno irreparabile che l’applicazione del decreto poteva causare al settore, decidendo di sospenderne l’efficacia in attesa del merito del giudizio. Questa vittoria è considerata cruciale per il settore della canapa industriale, che rischiava conseguenze devastanti sul piano sociale, occupazionale ed economico. L’applicazione del decreto avrebbe, infatti, potuto comportare per gli operatori significative e irreversibili conseguenze, anche legate a contestazioni penali relative agli stupefacenti.
Nel contesto del giudizio, anche grazie a una relazione tecnica del Prof. Ciallella, già direttore dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università La Sapienza di Roma, è stato dimostrato che il Cbd non provoca dipendenza né effetti psicoattivi tali da giustificarne l’inserimento tra i narcotici. Il ricorso di Imprenditori Canapa Italia, con il sostegno di Coldiretti Liguria, ha ribadito l’importanza della legalità e della sicurezza nel settore, sottolineando la rilevanza economica della canapa soprattutto per le aree rurali e le piccole e medie aziende agricole.
Il presidente di Imprenditori Canapa Italia, Raffaele Desiante, ha dichiarato di essere molto soddisfatto di questo importante risultato, che permette di proteggere il settore della canapa industriale, evidenziando la necessità di continuare a lavorare per garantire un futuro sicuro per gli imprenditori in Italia.
Richiesta di informativa da parte di Avs
Il Tar del Lazio ha comunicato la sospensione del decreto sul Cbd del ministero della Salute, poiché non ci sarebbero prove sufficienti che dimostrino la creazione di dipendenze o rischi di abuso legati a questa sostanza. La notizia ha riacceso il dibattito in aula, portando Marco Grimaldi, vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra, a chiedere la revoca delle norme dall’articolo 18 in avanti del ddl Sicurezza, richiedendo un’informativa in aula dal ministro Orazio Schillaci.
Personaggi coinvolti
- Raffaele Desiante – presidente Imprenditori Canapa Italia
- Marco Grimaldi – vice presidente Alleanza Verdi e Sinistra
- Prof. Ciallella – esperto in medicina legale
- Dario De Blasi – avvocato
- Alberto Gava – avvocato
- Francesco – avvocato