Il dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris si preannuncia come un momento cruciale nella corsa alla Presidenza degli Stati Uniti. I candidati si sono preparati in modo diverso per questo incontro, enfatizzando approcci distintivi nel tentativo di conquistare il favore degli elettori.
La preparazione di Kamala Harris
Kamala Harris ha optato per un preparativo intensivo, trascorrendo quattro giorni nell’Omni William Penn Hotel di Pittsburgh, dove ha partecipato a un “debate camp” per affinare le proprie abilità. Con l’assistenza di Philippe Reines, un ex collaboratore di Hillary Clinton, sono state organizzate simulazioni del dibattito per creare un ambiente quanto più simile a quello reale. Durante queste sessioni, si è analizzato anche il gesto della stretta di mano, fino ad ora assente negli scambi di dibattito, per valutare diverse reazioni a possibili provocazioni del rivale.
Particolare attenzione è stata rivolta all’equilibrio tra parlare del proprio operato e criticare le posizioni politiche di Trump. Tra i temi strategici per attaccare il rivale, oltre al diritto all’aborto, si prevede di affrontare questioni che riguardano le nomine alla Corte Suprema.
La squadra di Harris, numerosa e esperta, è composta da figure di spicco come:
- Karen Dunn
- Rohini Kosoglu
- Lorraine Voles
- Sheila Nix
- Tony West
- Jen O’Malley Dillon
- David Plouffe
- Brian Fallon
- Kirsten Allen
- Sean Clegg
- Minyon Moore
- Cedric Richmond
La strategia di Trump
Donald Trump ha scelto un approccio differente, trascorrendo il fine settimana nel suo golf club di Bedminster, nel New Jersey. Qui ha partecipato a sessioni sulle politiche con i suoi consulenti, preparando risposte a possibile attacchi sul suo operato passato. Malgrado il suo approccio sembri meno intenso, il portavoce della campagna di Harris ha rivelato che Trump si sta allenando con maggiore determinazione rispetto al passato.
Il team di Trump vanta una storia di collaborazioni consolidata, comprendente alcuni dei suoi più fidati consiglieri come Stephen Miller e Matt Gaetz. A supporto, è stata coinvolta anche l’ex deputata Tulsi Gabbard, che contribuisce con la sua esperienza grazie ai precedenti scontri con Harris durante le primarie del 2020.
Uno degli obiettivi principali della strategia di Trump sarà quello di far sbagliare Harris cercando di metterla in difficoltà. La preparazione è avvenuta attraverso conversazioni più informali, come dibattiti seduti a tavolo, ritenuti ideali per simulare l’atmosfera di un dibattito reale, rimanendo sempre attento alle consuete dinamiche comunicative durante i suoi comizi.