Raggi: Il Movimento 5 Stelle Deve Ritrovare le Sue Radici. La Tenacia di Meloni è Diversa dalla Mia

Domani sera, alle 23 su RaiTre, sarà trasmessa un’intervista a Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e figura di spicco del Movimento 5 Stelle (M5S). In questa occasione, Raggi condividerà le sue riflessioni sulla politica attuale e sul futuro del movimento di cui fa parte.

La scelta del Movimento 5 Stelle

“Sono entrata nel Movimento nel 2010-2011, quando esso rappresentava un’idea innovativa di fare politica. L’obiettivo è sempre stato quello di unire buone idee superando le ideologie, lavorando concretamente per il bene dei cittadini”, ha dichiarato Raggi. “Se avessi voluto fare politica per il semplice gusto di farla, avrei scelto un partito tradizionale, ma ho optato per il Movimento, che deve tornare alle sue origini per non perdere la propria identità”.

Il rapporto con Beppe Grillo

“Mi sento regolarmente con Grillo, ci siamo scambiati gli auguri per le feste”, ha affermato l’ex sindaca. Raggi ha evidenziato l’importanza dello statuto del M5S, che regola le operazioni interne. Ha espresso preoccupazione per eventuali dispute legali tra Grillo e Conte, dichiarando: “Mi lascia turbata. Se si genererà un conflitto, non sarò io l’avvocato”. Raggi ha criticato il “campo largo”, sostenendo che il M5S è nato come alternativa ai partiti tradizionali, ma oggi rischia di tornare al bipartitismo.

– Molti elettori si sono distaccati dal M5S a causa di movimenti poco chiari.

– Un elettore può propendere per un partito tradizionale piuttosto che una copia, come affermato dall’ex sindaca.

Differenze con Giorgia Meloni

Raggi ha espresso un parere negativo riguardo le differenze politiche con Giorgia Meloni, enfatizzando la sua tenacia e la strategia che ha portato il suo partito dal 4% alla leadership governativa. L’ex sindaca ha dichiarato di sentirsi distante sia da Meloni che da Elly Schlein, ribadendo la propria posizione.

No alle Olimpiadi a Roma

Quando le è stato chiesto se avesse avuto rimpianti per aver rifiutato le Olimpiadi a Roma, Raggi ha risposto negativamente. Ha sottolineato le difficoltà economiche della Capitale, con un debito di 13 miliardi di euro, e ha ricordato che la decisione di interrompere il progetto era già stata presa in precedenza da Mario Monti, senza le stesse critiche ricevute.