Raggi: Il M5S Deve Tornare alle Origini – Ammirazione per la Tenacia di Meloni


In seno all’intervista di domani sera a ‘A casa di Maria Latella’ su RaiTre, si offre uno spaccato dell’attuale situazione politica italiana, con particolare attenzione all’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, e al Movimento 5 Stelle.

9 settembre 2024 | 16:53

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“Ho aderito al Movimento nel 2010-2011, momento in cui rappresentava un’idea nuova di politica. L’obiettivo era unire idee valide e superare ideologie, lavorando per il bene della collettività. La mia scelta di entrare in politica era legata a questo progetto. Se avessi cercato una semplice carriera politica, avrei optato per un partito tradizionale. Oggi il Movimento deve tornare a quell’approccio e a quel laboratorio, altrimenti rischia di diventare la copia di altre formazioni politiche,” ha affermato Virginia Raggi durante l’intervento a ‘A casa di Maria Latella’.

Il rapporto con Beppe Grillo

“Con Beppe Grillo ci sentiamo periodicamente e ci siamo scambiati auguri per le festività,” ha dichiarato Raggi. “Attualmente, il M5S ha introdotto uno statuto che regola le azioni interne. Se Grillo utilizza i poteri che gli sono stati conferiti, è giusto. Diventare ciò che si è sempre criticato è inaccettabile”. In merito a una possibile contesa legale tra Grillo e Conte, Raggi ha con ironia fatto sapere: “Non sarei io l’avvocato, ma la situazione mi preoccupa; se si dovesse arrivare a dispute legali, sarà compito degli avvocati risolvere la questione”.

“Non sostengo l’idea del campo largo; il Movimento è nato per essere un’alternativa. Giungere a un consenso con partiti tradizionali, oggi, sarebbe una regressione e un tradimento della nostra missione,” ha aggiunto Raggi.

“La frustrazione di molti elettori deriva dai recenti comportamenti del M5S, che non hanno chiarito la direzione del partito, allontanandoli ulteriormente.”

Differenze con Giorgia Meloni

“Con Giorgia Meloni ci sono differenze sostanziali. Riconosco in lei una persona tenace e determinata, capace di far crescere il suo partito. Ma, pur essendo ammirativa, mi sento lontana dalla sua posizione,” ha dichiarato Raggi, accennando a Elly Schlein e alla sua capacità di riportare il partito a sinistra.

No alle Olimpiadi a Roma

Raggi ha spiegato: “Non ho rimpianti riguardo al rifiuto delle Olimpiadi a Roma. Le condizioni economiche della città erano critiche, con un debito di 13 miliardi di euro. Considerare investimenti per le Olimpiadi avrebbe solo aumentato la pressione sui cittadini, già gravati da un’addizionale Irpef tra le più alte d’Italia.”