Il coraggio del primogenito di Ana Cristina Correia: la sua lotta eroica per salvare la madre e i fratellini

Emergono dettagli inquietanti riguardo al caso di Ana Cristina Correia, donna di 38 anni, il cui tragico destino ha coinvolto anche i suoi tre figli, attualmente affidati a una casa famiglia. L’episodio ha destato grande attenzione e mai come ora, le indagini sono in pieno svolgimento.

Dettagli sull’udienza e le indagini

Nella giornata odierna si svolgerà la prima udienza per la convalida dell’arresto del marito della vittima, accusato dell’omicidio. Le dichiarazioni fornite dai tre figli costituiscono un elemento cruciale per fornire un quadro chiaro della situazione e supportare il processo contro il padre.

Ana Cristina Correia era sposata da circa 14 anni con Ezio Di Levrano, di 54 anni. Le forze dell’ordine avevano già percepito le tensioni nella coppia: il marito si era presentato presso la caserma la settimana scorsa, affermando che la moglie aveva abbandonato il domicilio coniugale. Anche la stessa Ana si era recata in caserma per segnalare presunte violenze subite, ma senza intenti di denuncia, risultando difficile per gli agenti comprendere appieno la gravità della situazione. In seguito alla sua testimonianza, era stato attivato il codice rosso, che prevede l’allontanamento da casa per situazioni di violenza domestica.

Il dramma notturno e il coraggio dei figli

La notte del 6 settembre, alla presenza del marito, Ana ritorna a casa, dove scoppia un’ennesima lite. L’uomo, in preda alla furia, aggredisce la donna con un coltello, infliggendole ferite mortali. In quell’istante drammatico, i figli cercano di soccorrere la madre.

Secondo i racconti di un vicino, il figlio maggiore di 14 anni si è attivato non solo per mettere in salvo i fratelli, ma ha cercato di tamponare le ferite della madre, tutto mentre attendevano i soccorsi. Il padre, dopo l’accaduto, è fuggito ma è stato arrestato rapidamente dalle forze dell’ordine. Il ragazzo ha anche indicato ai fratelli di utilizzare uno specchio per controllare se la madre fosse ancora viva.

Ora si attende l’udienza per conoscere le intenzioni del marito riguardo alle domande del giudice per le indagini preliminari.