Ucraina: Zelensky elogia l’Italia, ma richiede più armi dagli alleati

La situazione attuale del conflitto in Ucraina continua a suscitare preoccupazioni tra le nazioni occidentali. Di recente, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha richiesto un incremento delle forniture di armi da parte dei principali alleati come Stati Uniti, Germania e Regno Unito. La necessità di colpire in profondità il territorio russo è uno dei punti cruciali della sua agenda, enfatizzando il bisogno di supporto militare per affrontare le sfide in corso.

richieste di armi e supporto militare

L’Ucraina non si rivolge specificamente all’Italia per nuove armi, Il presidente Zelensky ha fatto tappa in diversi incontri diplomatici, incluso il Forum di Cernobbio. Qui, sottolinea ripetutamente che per affrontare la minaccia russa è fondamentale ottenere l’autorizzazione da parte degli alleati. In particolare, la richiesta si concentra sulla possibilità di attaccare obiettivi militari in Russia, un’azione che Zelensky afferma essere strettamente mirata, escludendo attacchi su infrastrutture civili.

pressione su alleati e limitazioni imposte

Zelensky ha evidenziato che la mancanza di armi a lungo raggio limita l’efficacia delle operazioni ucraine e che i continui bombardamenti russi sul territorio di Kiev, che ammontano a circa 4.000 attacchi al mese, rappresentano una seria minaccia. Nonostante tutto, gli Stati Uniti hanno già concesso autorizzazioni a colpire oltre il confine, pur esprimendo timori riguardo a potenziali escalation.

la posizione degli Stati Uniti

Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha confermato che la revoca delle restrizioni sulle armi non modificherebbe sostanzialmente l’andamento della guerra. In un incontro presso la base di Ramstein, Austin ha presentato un pacchetto di aiuti militari del valore di 250 milioni di dollari, ma ha avvertito che nessuna specifica arma potrebbe cambiare radicalmente le sorti del conflitto, anche a fronte delle mosse strategiche della Russia.

nuove forniture da partner internazionali

Pur non ricevendo il via libera richiesto, Zelensky ha riportato conferme su ulteriori invii di armi. Il Regno Unito ha concordato l’invio di 650 missili a corto raggio, mentre Germania e Canada hanno annunciato nuovi pacchetti di supporto. In particolare, la Germania fornirà 12 obici semoventi Panzerhaubitze 2000, i cui costi ammontano a 150 milioni di euro. Le nuove armi verranno realizzate ex novo nei prossimi mesi, con alcune unità attese entro la fine del 2024.

conferme da canada e Germania

Il Canada si impegna a trasferire più di 80.000 mototir a razzo CRV7 e 1.300 testate, aumentando il supporto alla difesa ucraina. Inoltre, Ottawa offre assistenza nell’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16, nonché la fornitura di veicoli blindati dismessi.

relazioni con l’italia e altri partner

Riguardo all’Italia, Zelensky ha confermato che non vi sono richieste aggiuntive oltre a quelle già soddisfatte. Durante il suo intervento al Forum Ambrosetti, ha espresso gratitudine per l’aiuto ricevuto e ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le nazioni per la sicurezza e la ricostruzione dell’Ucraina. Sono stati toccati temi di cooperazione economica e militare, con ottimismo da parte di Zelensky riguardo agli esiti degli incontri.

  • Volodymyr Zelensky – Presidente dell’Ucraina
  • Lloyd Austin – Segretario alla Difesa degli Stati Uniti
  • Boris Pistorius – Ministro della Difesa della Germania
  • Giorgia Meloni – Presidente del Consiglio italiano
  • Guido Crosetto – Ministro della Difesa italiano