Grillo e il M5S: Gubitosa denuncia il potere a vita del fondatore

Il vicepresidente del M5S ha rilasciato dichiarazioni significative sullo stato attuale del Movimento e sulle tensioni interne causate dalle recenti dichiarazioni di Beppe Grillo.

05 settembre 2024 | 20.16

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Ci sarebbe una rottura tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, scaturita dall’ultimo intervento del garante. Gubitosa ha sottolineato che il contratto di consulenza da 300.000 euro potrebbe essere messo in discussione se Grillo continua con le sue polemiche. In un’intervista con Adnkronos, Gubitosa, leale sostenitore di Conte, ha espresso la sua opinione in vista dell’assemblea costituente del Movimento.

In risposta alle affermazioni di Grillo riguardanti il potere di fermare votazioni, Gubitosa ha chiarito che “il ruolo di garante gli consente solo di fare raccomandazioni che non hanno forza legale. L’assemblea conserva la sua sovranità; Grillo non ha alcun potere di bloccare le votazioni degli iscritti.”

Il nodo del secondo mandato

Gubitosa ha anche commentato la questione del secondo mandato, definendo la situazione “bizzarra”. Ha ricordato che la regola è stata modificata prima dell’arrivo di Conte e ha dato luogo all’invenzione del “mandato zero”, una modifica che ha contribuito a sviluppare la politica locale, come nel caso di Virginia Raggi a Roma.

Riguardo alle affermazioni di Grillo sul “pericolo di abbattimento” del M5S, Gubitosa ha evidenziato la contraddizione tra le sue posizioni e la necessità di coinvolgere gli iscritti, rimarcando la sua convinzione che le critiche di Grillo sembrino più legate a un esercizio di potere piuttosto che a una vera difesa del Movimento.

“Attacchi Grillo sono inadempienza contrattuale”

La tensione tra Grillo e Conte è palpabile. Gubitosa ha messo in discussione l’utilità del contratto da 300.000 euro, affermando che, se Grillo non fornisce il supporto previsto, potrebbe configurarsi un’inadempienza contrattuale. In tal caso, le risorse dovrebbero essere impiegate diversamente, forse per le sedi sul territorio.

Se dovesse verificarsi una separazione definitiva tra il M5S e Grillo, Gubitosa ha confermato che il simbolo e il nome del Movimento rimarrebbero sotto la gestione di Conte e dell’Associazione attuale. Grillo, peraltro, ha già rinunciato a qualsiasi contestazione su questo punto, chiarendo che il brand appartiene attualmente alla nuova Associazione e a tutti gli iscritti.