Il primo rapporto di sostenibilità di Biorepack
È stato presentato il primo Rapporto di Sostenibilità di Biorepack, un consorzio attivo nella gestione degli imballaggi in bioplastica compostabile. Questo documento offre un’analisi dettagliata dell’impatto ambientale, sociale ed economico delle attività del consorzio e della filiera correlata. La rendicontazione è stata elaborata dalla School of Management dell’Università Bocconi di Milano.
Risultati e impatti del sistema Biorepack
Le statistiche emerse dal rapporto rivelano risultati significativi, tra cui:
- 5 milioni di tonnellate di rifiuti umidi raccolti, provenienti da cucine e mense;
- 1,9 milioni di tonnellate di compost prodotti;
- 410.000 tonnellate di carbonio organico reintegrato nei terreni agricoli;
- 5,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno risparmiate rispetto all’invio in discarica;
- 409 milioni di metri cubi di biogas generati.
Inoltre, gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno raggiunto 436.000 euro, e circa 37.000 studenti hanno partecipato a iniziative educative.
La visione della sostenibilità
Secondo Francesco Bertolini, docente all’Università Bocconi, il rapporto rappresenta uno strumento cruciale per manifestare in modo trasparente le performance di un’organizzazione riguardo a questioni ambientali, sociali ed economiche. Questo permette di documentare gli sforzi per operare responsabilmente e ridurre l’impatto ambientale.
Il Rapporto 2023 si è concentrato su un’analisi delle giacenze della filiera delle bioplastiche compostabili e ha messo a confronto tali attività con gli SDGs dell’ONU, esaminando come il packaging biodegradabile possa contribuire a raggiungere obiettivi quali la sicurezza alimentare e la lotta contro il cambiamento climatico.
Le dichiarazioni dei rappresentanti del consorzio
Marco Versari, presidente di Biorepack, ha evidenziato i risultati ottenuti nella gestione del riciclo organico degli imballaggi, sottolineando l’importanza della raccolta differenziata dell’umido domestico. Nel contesto attuale, Biorepack si impegna anche a supportare l’adozione di scelte sostenibili tra i suoi consorziati.
Carmine Pagnozzi, direttore generale del consorzio, ha aggiunto che il passaggio a un’economia circolare è un percorso complesso, Biorepack intende giocare un ruolo di facilitazione, mirando a un equilibrio tra economia, ecologia e società.
Principali attori coinvolti
Il rapporto ha anche analizzato le performance ambientali e sociali dei consorziati, evidenziando che il 64% di essi è a conoscenza degli SDGs, mentre solo il 16% ha adottato un report di sostenibilità. Si delinea, quindi, la necessità di incentivare iniziative mirate alla riduzione delle emissioni e alla gestione sostenibile delle risorse.
- Francesco Bertolini – Università Bocconi;
- Marco Versari – Presidente di Biorepack;
- Carmine Pagnozzi – Direttore generale di Biorepack.