Venezia 81: Carolina Pavone Rivela il Segreto del Suo Successo Grazie a Nanni Moretti

Il film d’esordio di Carolina Pavone, intitolato ‘Quasi a casa’, offre una profonda esplorazione delle paure e delle insicurezze di una giovane donna.

04 settembre 2024 | 19.46

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La regista ha dichiarato: “Se sono qui è grazie a Nanni Moretti“, commentando l’uscita del suo film dopo la presentazione alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia. Il progetto è stato sostenuto dalla Sacher Film, fondata da Moretti. La regista ha raccontato di come il celebre regista l’abbia supportata senza essere invadente, trasmettendo un senso di sicurezza. Durante l’adolescenza, ha scoperto la sua passione per il cinema guardando ‘Bianca’, un film di Moretti. “In quel momento, ho capito che volevo intraprendere questa carriera”, ha ricordato.

La trama di ‘Quasi a casa’

Il film segue Caterina (interpretata da Maria Chiara Arrighini), una giovane di 20 anni che affronta la ricerca della propria identità e sogna di diventare musicista. Tuttavia, è paralizzata da insicurezze personali. Il cambiamento avviene quando incontra il suo idolo, Mia (Lou Doillon, figlia di Jane Birkin). “Essere una donna in un campo competitivo implica affrontare alcune difficoltà in più. Questo è un tema centrale nel nostro film”, ha spiegato Pavone. “Le donne tendono ad essere giudicate con maggiore severità rispetto agli uomini”.

Tematiche e influenze

Il film affronta anche l’ampio disagio delle nuove generazioni, amplificato dal confronto costante con i social media. Pavone ha esortato i giovani a riconoscere che avere paura è normale: “Non bisogna lasciare che la paura diventi un limite“.

Il percorso di Carolina Pavone

Prima di ‘Quasi a casa’, Carolina ha lavorato come assistente alla regia di Nanni Moretti in tre delle sue opere: ‘Mia madre’, ‘Tre Piani’ e ‘Il sol dell’avvenire’. “L’elemento più prezioso che ho appreso da lui è l’attenzione assoluta verso gli attori e la loro direzione”, ha aggiunto Pavone. Il cast del film comprende anche Francesco Bianconi, noto per la sua partecipazione ai Baustelle, che ha rappresentato per la regista un sogno diventato realtà.