cambiamenti nel governo ucraino
Il governo dell’Ucraina sta affrontando una trasformazione significativa che potrebbe comportare novità sostanziali per la politica interna ed estera del paese. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato la necessità di stabilire una migliore interazione tra le comunità locali e le autorità centrali, soprattutto in vista della preparazione per la prossima stagione invernale. Questo annuncio avviene in un contesto critico, segnato da un attentato missilistico russo a Poltava, che ha lasciato decine di vittime.
raffica di dimissioni
Una serie di dimissioni ha colpito il governo del premier Denys Shmyhal, il quale sembra destinato a rimanere al suo posto. Le lettere di dimissioni sono state inviate alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, da diversi ministri, inclusi:
- Oleksandr Kamyshin – Ministro delle Industrie Strategiche
- Denys Maluska – Ministro della Giustizia
- Ruslan Strilets – Ministro dell’Ambiente
In aggiunta, si è dimesso anche il capo del Fondo di Proprietà Statale, Vitaliy Koval. Le ragioni di queste dimissioni restano al momento poco chiare, ma i media locali indicano possibili dimissioni anche per altri alti funzionari, tra cui:
- Iryna Vereshchuk – Vicepremier e Ministro per il Recupero dei Territori Occupati
- Olha Stefanishyna – Vicepremier per l’Integrazione Europea e Euro-Atlantica
cambiamenti significativi in vista
Secondo quanto riferito dal portavoce del partito di Zelensky, David Arakhamia, si prevede che il presidente annunci un rimpasto che comporterà un cambiamento di oltre il 50% dei membri del governo. “Già in questa settimana ci si aspetta un’importante ristrutturazione”, ha dichiarato Arakhamia. Tra i nomi più discussi per un eventuale avvicendamento vi è il Ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, con il primo vice ministro Andrei Sibiga come possibile sostituto.
mutamenti ai vertici di Ukrenergo
Le modifiche non si limiteranno solamente all’esecutivo. È atteso anche un cambiamento al vertice di Ukrenergo, la compagnia elettrica nazionale. La situazione si è aggravata a causa di un possibile allontanamento del CEO Volodymyr Kudrytskyi, il quale è stato criticato per non aver attuato misure adeguate a garantire la fornitura di energia in un periodo segnato da attacchi russi contro le infrastrutture ucraine.