Cinema: Sara Doris Rivela l’Incredibile Emozione del Film su Suo Padre

Un film dedicato a Ennio Doris

Il film “Ennio Doris, c’è anche domani” rappresenta un tributo significativo al famoso ‘banchiere gentile’. La pellicola, diretta da Giacomo Campiotti, è stata presentata alla 81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia durante il Venice Production Bridge, il mercato dedicato al settore cinematografico. La presidente della Fondazione a lui dedicata, Sara Doris, ha condiviso la sua emozione nel vedere la realizzazione di questo progetto.

Le emozioni di Sara Doris

Sara Doris ha espresso un profondo affetto nei confronti del film, sottolineando come il regista sia riuscito a catturare l’essenza dell’animo del padre, della sua famiglia e della sua storia. Ha dichiarato: “Vedere il riassunto della sua vita in queste due ore di film è stupendo. È la storia vera e concreta di un essere umano e credo che per questa sua autenticità lasci qualcosa nello spettatore”.

La vita di Ennio Doris

La narrazione cinematografica segue il percorso di Ennio Doris, partendo dalla sua infanzia modesta a Tombolo, nel padovano, fino alla creazione di Banca Mediolanum e ai suoi successi internazionali. La figlia ha messo in evidenza come i valori fondanti della vita del padre abbiano avuto un impatto significativo: “Se ognuno di noi si applica, se mette a frutto i propri talenti, se rimane fedele alle proprie radici, ai propri valori, può realizzare”.

Il significato del titolo

Il titolo del film, “C’è anche domani”, trae origine da un episodio significativo della vita di famiglia, risalente al 1953. Durante un momento di difficoltà con il ciclista Fausto Coppi, il nonno di Sara Doris confortò Ennio, dicendogli: “Ennio, ricordati che c’è anche domani”. Questo insegnamento è divenuto un fondamento del suo approccio alla vita, anche nei momenti più sfidanti.

La sceneggiatura e la realizzazione

Il lungometraggio si basa sul libro “C’è anche domani”, scritto da Ennio Doris nel 2014. Sara Doris ha elogiato il lavoro del regista e dello sceneggiatore, che hanno saputo rappresentare con grande sensibilità e attenzione i momenti chiave della vita del padre. Questo approccio ha permesso di mettere in luce la verità e l’autenticità della storia raccontata attraverso le immagini sul grande schermo.

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