massacro di Paderno Dugnano: il racconto del giovane accusato
Il quindicenne coinvolto nella tragica vicenda di Paderno Dugnano si trova ora nella necessità di ricostruire gli eventi che hanno portato al massacro della propria famiglia. Nella notte tra sabato e domenica, il ragazzo ha confessato di aver ucciso il padre, la madre e il fratellino di dodici anni nel corso di un’accanita e violenta azione.
nuove dichiarazioni del giovane
Emergono ulteriori elementi dal racconto del minorenne, il quale ha ammesso le sue azioni durante il primo interrogatorio. Le dichiarazioni hanno toccato temi come “oppressione” e “sofferenza”, mentre il comportamente del giovane appare lucido e quasi organizzato, sebbene le azioni compiute si discostino da quelle di un killer pianificato. Sembrerebbe che a scatenare la violenza sia stata una rabbia inaspettata e devastante.
una mente tormentata
Avevo dentro di me un malessere profondo, un tormento interiore, ma non avrei mai immaginato di arrivare a commettere un omicidio. Non so cosa mi sia scattato quella notte, ma purtroppo è successo.
l’incontro con l’avvocato
Il giovane, attualmente detenuto presso il centro di accoglienza del carcere minorile Beccaria, ha avuto la possibilità di incontrare il suo legale, Amedeo Rizza. Quest’ultimo ha riferito che il minorenne appare provato e inizia a rendersi conto della gravità delle sue azioni, pur non comprendendone appieno il perché.
consapevolezza e disagio
Rizza ha evidenziato come il ragazzo stia gradualmente acquisendo consapevolezza riguardo all’orrore commesso, mettendo in luce il suo profondo disagio e la sofferenza interiore. Nonostante ciò, afferma che il giovane non avrebbe mai pensato di poter compiere un gesto così estremo.
procedimenti legali e futuri accertamenti
Per approfondire le cause scatenanti del crimine, saranno necessari accertamenti psicologici e psichiatrici. Il procuratore dei minorenni di Milano, Sabrina Ditaranto, e la pm Elisa Salatino procederanno con la richiesta di convalida dell’arresto, accusando il giovane di triplice omicidio aggravato e con premeditazione.
la ricerca di risposte
Il diciassettenne affronterà il compito di chiarire la dinamica del massacro, cercando di dare una giustificazione a quanto accaduto, sebbene nessuna spiegazione possa realmente esistere. La nomina di un tutore legale non è ancora avvenuta, e le autopsie sulle vittime devono ancora essere programmate.
difficoltà emotiva e relazioni familiari
In questo momento difficile, il giovane ha espresso il desiderio di incontrare i nonni. L’avvocato ha confermato che il ragazzo è consapevole dell’irreversibilità delle sue azioni e vive con profondo rammarico. La priorità ora è capire le motivazioni che hanno portato a un gesto così tragico.