Il mondo del ciclismo è stato colpito da una profonda tristezza a causa dell’improvvisa scomparsa di Simone Roganti, giovane promessa del settore, deceduto all’età di 21 anni a causa di un malore fatale.
l’ultima tragica serata
Il giovane sportivo si trovava nella sua residenza a Spoltore, in provincia di Pescara, quando, intorno alle 22:30, ha subito un arresto cardiaco. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
la carriera di simone roganti
Durante la sua breve ma intensa carriera, Simone Roganti aveva già collezionato importanti successi. Aveva corso nelle ultime due stagioni con il team UM Tools D’Amico, per poi unirsi a MG Kvis – Colors for Peace. Nel 2023, il giovane ciclista aveva raggiunto il secondo posto nella classifica generale del Giro del Veneto e il settimo al Campionato Italiano Under 23.
Nel 2024, aveva partecipato al Giro della Valle d’Aosta, dove si è classificato al decimo posto, e ha ottenuto un altro buon risultato al Corsanico, proprio in coincidenza del suo compleanno. La sua passione per il ciclismo era chiaramente radicata nella sua famiglia, poiché anche i suoi zii Fabrizio e Federico, nonché il padre Fabiano, avevano avuto un passato come ciclisti.
il cordoglio per la scomparsa
L’improvvisa morte di Simone Roganti ha scosso profondamente familiari, amici e il mondo sportivo. Lascia il padre Fabiano, la madre Alessandra e la sorella Lucrezia.
La Federciclismo ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui esprime il proprio dolore e solidarietà alla famiglia:
“Il presidente della Federazione Ciclistica Cordiano Dagnoni, a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, esprime i sensi del più profondo cordoglio e si stringe commosso ai genitori e familiari per la prematura scomparsa di Simone”.
Rimangono ora da chiarire le circostanze che hanno portato alla scomparsa di un giovane talentuoso così prematuramente.