Omicidio Sharon: La Rivelazione Scioccante dei Fiori di Ruocco e del Cartello Giustizia è Fatta sul Luogo del Crimine

L’appello legale da parte della famiglia Verzeni evidenzia la necessità di una corretta interpretazione dell’omicidio avvenuto in via Castegnate, dove Sharon Verzeni ha perso la vita in circostanze drammatiche, nel contesto di un presunto impulso irrazionale.

31 agosto 2024 | 13.32

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Nel luogo del delitto, nuovi cartelli e mazzi di fiori sono stati lasciati a commemorare Sharon Verzeni, accoltellata tra il 29 e il 30 luglio, dopo la confessione di Moussa Sangare. È stato affisso un cartello che recita “Giustizia è fatta”, accompagnato da una composizione di rose bianche portata da Sergio Ruocco, compagno della vittima.

Tra i tanti messaggi lasciati dai visitatori, si rileva la frustrazione di alcune persone per l’assenza di motivi dietro tale gesto violento, evidenziando un desiderio che la morte di Sharon “non sia stata vana”.

Il legale della famiglia: “Non si parli di raptus”

Il legale Luigi Scudieri, rappresentante della famiglia Verzeni, ha espressamente condannato la narrazione di un “raptus improvviso” o di un “scatto d’ira” privo di premeditazione. Secondo quanto trapelato, Moussa Sangare sarebbe uscito di casa con quattro coltelli e avrebbe avuto il tempo di minacciare altre due persone prima di agire contro Sharon.

Scudieri ha invitato i giovani che sono stati minacciati a presentarsi alle autorità. Inoltre, ha espresso stupore per le speculazioni riguardo alla salute mentale di Sangare, sollevate immediatamente dopo il fermo, senza un’analisi approfondita degli atti di indagine.