La recente riunione del Consiglio dei Ministri ha evidenziato le strategiche manovre politiche del governo Meloni, evidenziando decisioni significative e dinamiche relazionali tra i vari attori politici italiani.
Candidatura di Raffaele Fitto a Bruxelles
La premier Giorgia Meloni ha definito la decisione di candidare Raffaele Fitto per una posizione di grande rilevanza a Bruxelles come una “scelta dolorosa” ma necessaria. Questo deciso passo prevede un portafoglio finanziario di oltre 1000 miliardi, includendo le risorse per la coesione e il Pnrr. La selezione è stata comunicata in extremis, essendo l’ultimo giorno utile per presentare il nome candidato. Si tratta di una questione già discussa a lungo con Ursula von der Leyen, indicativa di una preparazione strategica che risale a mesi fa. Prima di informare i propri ministri, Meloni ha contattato anche i leader dell’opposizione, Elly Schlein e Giuseppe Conte.
Vertice di maggioranza
Il vertice di maggioranza si è tenuto prima della riunione del Consiglio dei Ministri, durante il quale si è formato un nuovo patto tra Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. I temi centrali trattati includono:
- Rai
- Autonomia
- Giustizia
- Balneari
- Emergenza carceraria
La premier ha annunciato che la legge di bilancio seguirà il principio del “buon senso”, sottolineando la necessità di ridurre le tasse e supportare famiglie e giovani. Meloni ha ribadito il suo impegno per garantire un governo unito e focalizzato.
Tematiche contestate
Nonostante gli sforzi di unione, il tema dello ius scholae ha riacceso tensioni tra la Lega e Forza Italia. L’accordo di governo prevede che eventuali riforme possano procedere solo se vi è completa intesa tra i partiti coalizzati. La recente divergenza si è manifestata anche in relazione alla politica estera riguardante l’Ucraina, dove un comunicato errato della Lega ha generato confusione. Matteo Salvini ha cercato di chiarire la posizione governativa, affermando che si è trattato di una svista corretta in tempi brevi.
Sfide future del governo
Il governo affronta ora un compito arduo, legato al controllo del disavanzo e alla sponda con Bruxelles per una riduzione strutturale. Inoltre, Meloni, mantenendo l’interim delle deleghe di Fitto, si prepara a gestire le nuove dinamiche politiche nel governo, salvaguardando l’equilibrio tra i vari alleati.