Dramma a Casa Dopo l’Intervento Chirurgico: Cosa è Accaduto e Dove è Successo

tragedia all’ospedale San Martino di Belluno

Un drammatico evento di malasanità ha scosso la città di Cortina, generando interrogativi sull’affidabilità dell’ospedale San Martino di Belluno, noto per le sue competenze mediche. Il 79enne Gianfranco Alberti è deceduto poco dopo la dimissione da un intervento chirurgico, risultando vittima di una fatale dissecazione aortica.

il decesso di gianfranco alberti

L’anziano era stato ricoverato nel reparto di Cardiologia del suddetto ospedale per alcuni giorni, per poi essere dimesso. Purtroppo, si è spento a causa di una dissecazione aortica, una condizione critica che può rivelarsi letale.

inchiesta avviata dalla procura

Questo tragico episodio ha portato la Procura ad avviare un’inchiesta per omicidio colposo in ambito sanitario. Sono sotto indagine il primario del reparto di Cardiologia e il medico responsabile dell’intervento di inserimento degli stent sul cuore di Alberti.

autopsia e analisi iniziali

È stata disposta un’autopsia sul corpo del signor Alberti, la quale si preannuncia essenziale per chiarire le cause del decesso. Le prime analisi potrebbero indicare che la morte è avvenuta in seguito a un emotorace, conseguente alla dissecazione dell’aorta. Il completamento delle indagini richiederà mesi per fornire un quadro preciso.

esperti coinvolti nella vicenda

All’autopsia erano presenti diversi consulenti per le parti coinvolte. Tra questi si segnala:

  • Medico legale Marchesin
  • Medico legale Ius per il primario indagato
  • Medico legale Tambuscio per il secondo specialista coinvolto

l’indagine in corso

La Procura indaga sulla possibilità che i cardiologi potessero diagnosticare la dissecazione aortica durante il ricovero di Alberti. Questo interrogativo rimane attualmente aperto e darà origine a ulteriori ricerche che sono solo all’inizio.

implicazioni per l’ospedale

Il caso del signor Alberti ha suscitato forte clamore pubblico data l’eccellenza normalmente associata all’ospedale San Martino di Belluno. Questo episodio tragico mette in evidenza che il rischio di errore è presente anche nelle strutture sanitarie più rispettate.