A partire dal primo settembre, sono previste pause nel conflitto tra Israele e Hamas, destinate a facilitare la vaccinazione di oltre 600.000 bambini contro la poliomielite nella Striscia di Gaza. Questa decisione è emersa in un contesto di negoziati tra le due parti, che hanno registrato alcuni progressi, sebbene permangano diverse difficoltà. Le trattative, avviate mercoledì scorso dai rappresentanti di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, coinvolgeranno anche membri delle agenzie di sicurezza israeliane.
pause umanitarie per le vaccinazioni anti-polio
La Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che Israele ha acconsentito a limitate interruzioni quotidiane nei combattimenti per facilitare una campagna di vaccinazione contro la poliomielite. Le pause si concentreranno in tre aree di Gaza e avranno una durata totale di nove giorni. La campagna avrà inizio il primo settembre, partendo dalla zona centrale di Gaza per poi estendersi a sud e nord.
- I combattimenti si fermeranno dalle 6 del mattino fino alle 14-15.
- La vaccinazione interesserà oltre 600.000 bambini.
risposta di hamas sulla campagna vaccinale
In risposta, Hamas ha dichiarato tramite Basem Naim di essere “pronti a collaborare” con le organizzazioni internazionali per garantire una conduzione efficace della campagna di vaccinazione. Il ministero della Salute di Gaza ha confermato di aver ricevuto 1,2 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite.
situazione in cisgiordania e bilancio vittime
Parallelamente, il numero delle vittime palestinesi in Cisgiordania è salito ad almeno 17 a seguito di un’offensiva condotta dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF). Secondo l’agenzia palestinese Wafa, i decessi includono un bilancio di otto vittime a Jenin, quattro a Tubas, e cinque a Tulkarem. Tra queste, vi sono anche quattro uomini uccisi in un campo profughi e un 62enne colpito da un cecchino.
questioni politiche e dichiarazioni di borrell
Dal punto di vista politico, il tema delle sanzioni ai ministri israeliani di estrema destra solleva diverse opinioni. Josep Borrell ha comunicato l’intenzione di avviare una discussione sulla possibile inclusione nella lista delle sanzioni di alcuni ministri responsabili di messaggi d’odio contro i palestinesi.
- È emersa una mancanza di unanimità tra i membri dell’UE.
- Borrell ha ribadito che la sua proposta verrà comunque presentata al Consiglio.
posizioni di italia e ungheria
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso scetticismo sulla proposta di Borrell, sottolineando la necessità di cercare soluzioni pratiche per ottenere un cessate il fuoco a Gaza. Anche il ministro ungherese, Peter Szijjarto, ha definito le proposte di Borrell come “folli”, enfatizzando la necessità di pace e stabilità nelle attuali crisi.