ipotesi di intervento fiscale e pensionistico
Il governo italiano sta considerando un piano di riduzione delle tasse e riforma delle pensioni, con l’obiettivo di supportare un numero considerevole di contribuenti. Tra le misure in discussione, vi è una stretta sulle pensioni e modifiche al cuneo fiscale che beneficeranno un ampio segmento di lavoratori.
interventi sulle pensioni
Per quanto concerne il sistema previdenziale, i funzionari dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia stanno elaborando diverse simulazioni per una riduzione dell’anticipo pensionistico, mirata a risparmiare risorse dalla misura attuale di quota 103, che è ritenuta costosa. L’ente previdenziale competente sarà coinvolto per valutare le opzioni disponibili, e la questione sarà discussa anche in un incontro di maggioranza previsto a breve.
In aggiunta, l’esecutivo starebbe esaminando l’idea di estendere le finestre di uscita fino a 6-7 mesi per i lavoratori che scelgono di anticipare la pensione con 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre per le donne il requisito è di 41 anni e 10 mesi. Inoltre, potrebbe essere decisa la non proroga di Opzione donna e Ape sociale. Tra le proposte, si considera anche un possibile ritocco al ribasso della rivalutazione degli assegni pensionistici più elevati.
taglio del cuneo fiscale
Il governo intende confermare il taglio del cuneo fiscale per 14 milioni di lavoratori e l’unificazione delle due aliquote IRPEF. In questo contesto, si sta valutando la riduzione dell’aliquota intermedia dal 35% al 33% e l’aumento del tetto di reddito per il secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro. Questa modifica comporterebbe un significativo vantaggio per circa 8 milioni di contribuenti, contribuendo a sostenere il ceto medio che ha subito una mancanza di benefici fiscali nelle scorse riforme. Si stima che il costo mediatico di queste operazioni si aggiri intorno ai 4 miliardi di euro.
principali figure coinvolte
- Giancarlo Giorgetti
- Giorgia Meloni
- Federico Freni
- Claudio Durigon