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Un incidente armato ha avuto luogo in Cisgiordania, portando a un intervento delle forze militari israeliane.
29 agosto 2024 | 08.31
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Le operazioni militari israeliane in Cisgiordania continuano in modo intensivo. Nella notte, le IDF hanno effettuato un’azione che ha portato alla morte di almeno cinque palestinesi, fra cui un presunto “capo terrorista locale”, che si trovava all’interno di una moschea a Tulkarem. La notizia è stata confermata dalle forze di difesa israeliane, dalla polizia e dallo Shin Bet.
Un soldato israeliano ha riportato lievi ferite durante lo scontro, mentre tra i palestinesi deceduti figura Muhammad Jaber, noto con il nome di battaglia di Abu Shuja’a, identificato dai media palestinesi come comandante della Jihad Islamica nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem. Le operazioni militari si sono concentrate su Tulkarem, Jenin e il campo profughi di Far’a, vicino a Tubas.
Negli ultimi 24 ore, le Nazioni Unite hanno espresso il loro disappunto per le manovre israeliane in Cisgiordania, denunciando “tattiche di guerra letali”. Il portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric, ha evidenziato che la popolazione locale è sempre più vulnerabile e ha chiesto che gli standard internazionali per l’uso della forza siano rispettati.
È stato sottolineato che “la forza letale deve essere considerata l’ultima risorsa da utilizzare solo in situazioni di minaccia imminente di morte o gravi danni”.
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