Il recente arresto di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, ha sollevato preoccupazioni significative nel contesto delle sue implicazioni per la Russia e le sue istituzioni. La situazione si configura come un potenziale cambiamento radicale nel panorama della comunicazione nazionale.
26 agosto 2024 | 07.32
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Cancellate tutto. La cattura di Durov a Parigi ha innescato una reazione che potrebbe avere ripercussioni a livello istituzionale e militare in Russia. La magistratura francese accusa Durov di mancare di moderazione nella gestione del social, che con le sue conversazioni criptate si presta a facilitare attività illecite, dal riciclaggio di denaro al traffico di droga. Durov è stato arrestato mentre si trovava in Francia, dove è arrivato la sera precedente. Secondo quanto riportato dal canale Baza, Telegram è da anni uno strumento cruciale di comunicazione in Russia, impiegato anche a livello militare.
Vladimir Solovyov, un noto volto di Russia 1, ha espresso preoccupazione: “Tutta la nostra macchina militare fa affidamento su Telegram. I membri del governo usano Telegram, diversamente da WhatsApp, che è americano.” Inoltre, il blogger militare Kirill Fyodorov ha sottolineato l’importanza di Telegram per le operazioni belliche, affermando che viene utilizzato prima di lanciare missili e nella comunicazione di obiettivi tra artiglieria e aviazione.
Vi è una paura non espressa che Durov possa cedere accesso ai dati di Telegram agli inquirenti francesi. Questo scenario potrebbe mettere in serio pericolo la stabilità del sistema di comunicazione in Russia. Secondo Baza, è stato avviato un ordine urgente tra i funzionari del governo e delle agenzie di sicurezza per “Cancellare le conversazioni”, con indicazioni che potrebbero arrivare a uomini d’affari di rilievo. Chi non ha ancora ricevuto istruzioni, si aspetta indicazioni precise nelle prossime ore.
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