Le recenti dichiarazioni di Novak Djokovic offrono spunti di riflessione circa il caso di doping che ha coinvolto Jannik Sinner, il quale ha recentemente affrontato un’accusa di positività al Clostebol, uno steroide anabolizzante. La situazione ha suscitato dibattito e preoccupazioni tra i giocatori e gli organi di vertice del tennis.
25 agosto 2024 | 00.06
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Djokovic ha evidenziato la disparità di trattamento nel tennis, sottolineando che Sinner ha dimostrato che la positività era dovuta a una contaminazione involontaria. Questo evento ha portato a interrogarsi sulla coerenza delle decisioni adottate dagli organi competenti, poiché diversi atleti hanno affrontato casi simili con esiti divergenti, alimentando la frustrazione tra gli stessi giocatori.
Il campione serbo ha commentato: “Capisco la frustrazione dei giocatori perché c’è mancanza di coerenza. Da quanto ho capito, il caso” di Sinner “è stato praticamente chiarito appena è stato reso noto. Ma sono passati cinque o sei mesi da quando la notizia è stata comunicata a lui e al suo team. Credo che ci siano tanti problemi nel sistema. Spero che le autorità possano imparare da questo caso per evitare situazioni simili in futuro”.
Inoltre, Djokovic ha messo in evidenza la questione delle risorse economiche, suggerendo che non tutti i giocatori hanno accesso alle stesse possibilità di difesa legale, il che potrebbe contribuire alle disparità di trattamento nei casi di doping.
Personaggi coinvolti
- Novak Djokovic
- Jannik Sinner