Trump Utilizza un Brano dei Foo Fighters Senza Permesso: La Reazione della Band

il rapporto complicato tra trump e la musica

Il legame tra Donald Trump e le colonne sonore dei suoi comizi è sempre stato critico e controverso. Con l’avvicinarsi delle elezioni per la presidenza, il tycoon ha nuovamente attirato l’attenzione di vari artisti, increduli per l’uso dei loro brani senza autorizzazione. Recentemente, i Foo Fighters hanno confermato di non aver dato il permesso per l’uso della loro canzone “My Hero” durante un comizio in cui il candidato repubblicano ha accolto Robert Kennedy Jr.

Let us be clear.

precedenti illustri e contestazioni musicali

La storia delle contestazioni musicali legate a Trump è lunga e ricolma di dissensi. Artisti di tutto il mondo si sono opposti all’impiego delle loro canzoni. Tra i nomi più noti coinvolti ci sono stati:

  • Beyoncé, che ha messo in guardia il tycoon contro l’utilizzo di “Freedom”
  • Céline Dion, il cui team ha dichiarato che Trump non aveva alcun diritto di utilizzare “My Heart Will Go On”
  • Neil Young, che ha fatto causa a Trump nel 2020 per violazione del copyright
  • Dave Porter, co-autore di “Hold on, I’m coming”, che ha rifiutato l’uso del suo brano
  • Sinéad O’Connor, i cui eredi hanno diffidato Trump dall’usare “Nothing Compares 2 U”
  • Rolling Stones e Tom Petty, che hanno espresso chiaramente la loro opposizione all’uso delle loro musiche
  • Bruce Springsteen, Adele e gli eredi di George Harrison che hanno seguito l’esempio

Le reazioni di questi artisti evidenziano come l’uso della musica da parte di Trump continui a destare contrarietà e discussioni, segnando un aspetto significativo della sua campagna elettorale.