Oropouche: Allarme Epidemia in Sudamerica con Più di 8mila Contagi, Nuove Scoperte su Morti Fetali e Microcefalia

situazione attuale del virus oropouche

Secondo il report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il numero di infezioni da Oropouche ha superato quota 8.000 nelle Americhe. A partire dal 20 luglio, sono stati contabilizzati 8.078 casi, con 2 decessi segnalati in cinque Nazionali: Bolivia, Brasile, Colombia, Cuba e Perù. La situazione in Brasile ha sollevato preoccupazioni per la possibilità di trasmissione verticale madre-figlio durante la gravidanza, con segnalazioni di una morte fetale e di un aborto spontaneo nello Stato di Pernambuco. Inoltre, sono stati identificati 4 neonati con microcefalia affetti dal virus, riscontrati retrospettivamente negli Stati di Acre e Pará. Ci sono in corso studi su altri 3 possibili casi di trasmissione verticale registrati a Pernambuco.

cos’è il virus oropouche

Nel suo ultimo aggiornamento, l’Oms ha discusso vari aspetti relativi al virus, chiarendo che nonostante siano emersi dati riguardanti la positività al virus nei tessuti associati alla gravidanza, non è possibile confermare se il virus sia la causa diretta dei decessi fetali segnalati. La malattia causata dal virus Oropouche è una malattia febbrile trasmessa principalmente attraverso il morso di un tipo di moscherino noto come Culicoides paraensis. Nel 2024, il numero di casi ha subito un incremento nella regione delle Americhe, anche in aree non precedentemente riconosciute come endemiche.

sintomi e diffusione

La crescita dei contagi oltre i confini storici del virus è imputabile a fattori come cambiamenti climatici, deforestazione e urbanizzazione non pianificata. Questi elementi hanno facilitato la diffusione della malattia in Stati brasiliani non amazzonici e in Paesi come Bolivia e Cuba. I sintomi della malattia sono simili a quelli della Dengue, con l’insorgenza dei sintomi che si presenta da 4 a 8 giorni dopo l’esposizione, con manifestazioni come febbre, mal di testa severo, rigidità articolare, dolori muscolari, brividi, nausea e vomito persistente. Circa il 60% dei pazienti può sperimentare una ricaduta dei sintomi dopo la risoluzione della febbre. La guarigione avviene in genere in 7 giorni, ma la convalescenza può richiedere un periodo più prolungato per alcuni pazienti. Anche se le forme gravi di malattia sono rare, esiste la possibilità di sviluppare meningite asettica nella seconda settimana. Attualmente, non sono disponibili né antivirus né un vaccino specifico per la malattia da virus Oropouche. L’Oms ha concluso che il rischio per la salute pubblica è considerato alto a livello regionale e basso a livello globale.